Il libro di poesie Spada, sangue, pane e seme di Isoke Aikpitanyi (Lavinia Dickinson Editore, Genova 2013) – una raccolta che denuncia gli abusi subiti dalle donne africane vittime di tratta e che ha già ottenuto importanti riconoscimenti – ha ottenuto la prima posizione nella categoria “Africana” stilata da Amazon. L'importante obiettivo conferma l'eccellenza della poetessa di origine nigeriana, che ha anche nazionalità italiana. È di Roberto Malini, poeta ed editore del libro, il primo messaggio di congratulazioni all’autrice: «Grazie Isoke: la bella poesia e l'impegno civile sono sempre protagonisti della cultura e della civiltà».
Oltre che scrittrice e poetessa, Isoke Aikpitanyi è un’instancabile, coraggiosa attivista contro la tratta di esseri umani e principalmente contro la criminalità che compra e vende carne umana. Si dedica a questo impegno di civiltà insieme al marito Claudio e sostenendo numerose giovani donne cadute nelle mani di trafficanti e mafie. «Isoke Aikpitanyi rappresenta la speranza», disse di lei don Andrea Gallo, «per questo nostro mondo in cui la vita e la dignità valgono zero».
Roberto Saviano, grande estimatore della poetessa e sostenitore del suo impegno contro la tratta, ha scritto la prefazione al libro, recentemente ristampato da Lavinia Dickinson Editore. «Isoke mi ha insegnato a comprendere l’inferno della tratta», scrive Saviano a proposito dell’autrice, di cui è amico, «mi ha insegnato a non temere la caduta, perché ci si può rialzare. Ma mi ha insegnato anche che per rialzarsi serve una mano. Mi ha insegnato a tenderla quella mano e a non temere una realtà che sembra remota».
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