I bambini non ci guardano.
Non vogliono più saperne di padri
e di lezioni a catena.
Vivono da eroi il loro tempo
senza leggende e miti.
Senza troppo amarsi, senza giudicare.
Percorrendo spiagge corrotte
in cerca di pietruzze e fossili,
scavando nuovi sentieri
in cerca d’avventura.
Non sanno pescare
non sanno cacciare,
non sanno coltivare orti
né raccogliere erbe commestibili,
ma conoscono bellezze e atrocità
d’una natura necessariamente impietosa,
apprese dagli asettici monitor.
I bambini non ci ascoltano.
E disattenti ai padri,
senza desiderio di stirpe,
si cibano dei frutti
delle nuove coltivazioni
– ipercalorici e tossici –
assimilandoli con stomaci
modificati.
I bambini non si guardano alle spalle
e non programmano il domani,
ma scientemente saggiano
nelle fenditure del tempo
il formarsi di nuovi paesaggi,
nuove forme di pensiero.
Maria Lanciotti