Pochi conoscono la Montagnola sopra la Riva di Mezzòla, se non gli abitanti dei dintorni. Per questo il Centro di studi storici valchiavennaschi l’ha scelta come meta della prima delle sue visite guidate autunnali, gratuite, aperte a tutti, soci e non, senza nessuna prenotazione. Una cinquantina di persone si è ritrovata nel primo pomeriggio di sabato 30 settembre in via Foppa a Novate Mezzòla, dov’era stabilita la partenza. Il consigliere prof. Marino Balatti ha illustrato ogni tappa del percorso a piedi, parlando anche della prima bonifica della Mera sul piano, potendo godere di una vista panoramica durante la salita. La Montagnola a quota 580 ricoprì un ruolo importante nella primavera del 1625 durante gli scontri tra Spagnoli e Francesi per la conquista della valle, dopo che erano stati allontanati i Grigioni che da oltre un secolo comandavano in valle. Lassù, dopo la visita al piccolo nucleo di case un tempo permanentemente abitate, sono stati gentilmente offerti thè e biscotti a tutti i partecipanti da parte di una signora del luogo. Verso le 17,30 la visita si è conclusa al piano.
Sabato prossimo, 7 ottobre, si terrà la seconda visita autunnale del Centro di studi storici valchiavennaschi, che avrà come meta i crotti di Posmotta a Villa di Chiavenna, passando dal settecentesco palazzo ritenuto dei Salis, dalla casa del notaio Pollavini con stemma, dal Sasc de Quartìn con una curiosa scritta incisa nella roccia nel ’600, per arrivare ai crotti, alcuni dei quali datati al ’500. Non mancherà un rinfresco.
Centro di studi storici valchiavennaschi