Il potente è il Gran Giocattolaio.
-Il pu.te.en.(te)-: Il zum. = El ebr. -pu [vel bu, conoscenza, bun], buona, ten, vel te-en, freddo, signore- (‘connessione’ da leggere per l.c.z’),1 come:
ten; te-en
n., cold, coolness (te, ‘to approach, near’ + en, ‘time [master]’ referring to shorter days’?).
v., to trample, extinguish; to soften, allay; to cool (te-en in maru).2
Dun.a è ‘potente’ in zumero.
Mi dichiaro 'schiavo maschio' (urdu) di dun, urdu.dun vel dun.urdu.
La mia forza viene da Gesù.
arad (2), urdu (2), ir 3, 11
(male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk., loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency; 10].3
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Io ho iniziato al liceo scientifico Cantore di Vittorio Veneto la mia ricerca sul potere.
Il preside del liceo venne a supplire l’insegnante di lettere di V e ci parlò per un’ora di Niccolò Machiavelli. Ne restai innamorato e lo sono. Salvo la Treccani per aver pubblicato i tre libri dell’enciclopedia Machiavelli.
Il nome del persuasore potente, Ippolito Pinto, il nome dell’insegnante: Aldo Toffoli.4
Accadeva 50 anni fa. L’archeologia del linguaggio ora è nata.
Andai a Trento sociologia per capire come fosse il potere nella società.
Al momento della tesi analizzai con quattro amici il sindacato dei metalmeccanici. Prevedevamo la crescita della burocratizzazione delle confederazioni sindacali. Non abbiamo previsto la totale burocratizzazione dei sindacati. Domenica, 10 settembre 2017, ho ascoltato in Pian Cansiglio, dove fu fatta la Resistenza armata con le brigate partigiane, un rappresentante nazionale Fiom, incaricato dall’Anpi ufficialmente: un burocrate senza speranze. Non generalizzo a tutta la sua gente, ma...
Non diedi quella tesi. Ero convinto che uscire con la nomea dei contestatori mi avrebbe chiuso le porte ad ogni lavoro. Con trenta esami fatti, il rettore mi previse la necessità di altri cinque esami per la laurea in Economia e Commercio. I tempi turbolenti allungarono a venti gli esami che fui obbligato a fare invece in due anni. Esaminai il potere anche dal lato economico-finanziario-amministrativo. Scelsi un esperto di amministrazione per la tesi, il prof. Feliciano Benvenuti, rettore in pectore. Con la laurea tornai a Trento. Diedi la tesi, “Utilizzazione dei concetti della teoria di campo per l’interpretazione dei concetti di autorità-potere di Weber”, nel 1973-1974. Come il lettore noterà, la base linguistica sul potere era fissata.
Dal lat. augeo sorge auctoritas; dal conflitto sorge potente il potere.
Ma, la strada di vita era ancor lunga. Dovetti sperimentare il rigetto dei sociologi. Iniziai una mia campagna per l’affermazione del Consiglio di zona del Cenedese dentro al partito socialista come premessa per l’abolizione dell’ente Provincia, già obsoleto dal 1970, anno di attuazione dell’ente Regione. Le province erano 92 allora. Diventarono 108 prima di venir rimosse come ente elettivo. Sono ancora vive amministrativamente e ci sono degli indegni che si stanno battendo per farle rinascere come prima. Qua, a Belluno, i socialisti chiedono il referendum per riavere la provincia! Ciò basta per non dichiararmi più socialista.
Fatto il servizio militare come sergente degli alpini del battaglion Cadore del VII reggimento, cominciai il lavoro come impiegato della CNA, degli artigiani; poi entrai in Banca, alla Banca Antoniana di Padova e Trieste, sede di Trieste centro. Vi rimasi 11 mesi, dal giugno 1966 all’aprile 1967 (cfr. scheda biografica in Tellusfolio). Credo che l’uscita dalla banca sia stata un’esplosione vitale, che solo oggi vedo nel suo aspetto religioso. Ebbi un rigetto della burocrazia, il mio nemico più feroce.
È anche il nemico dell’Italia, che continua a vivere senza una legge sui partiti, e dell’Europa, che continua a galleggiare come galassia priva di una cittadinanza unica.
Che viva l’archeologia del linguaggio, almeno.
Carlo Forin
1 Lettura Circolare del Zumero. Questo è il presupposto ineludibile dell’archeologia del linguaggio.
2 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 275.
3 Ivi: 23.
4 Autore di Vulteio opitergino (Dario De Bastiani ed., 2013).