Questa mattina col presidente Luca Della Bitta mi sono recato a Bondo, in ValBregaglia, per un sopralluogo dopo la serie di frane che ha scaricato a valle quattro milioni di metri cubi di materiale.
Ho testimoniato ai cittadini e alle istituzioni la vicinanza del nostro Paese, assicurando ogni tipo di collaborazione che si rendesse necessaria anche a nome del Governo, che ho sentito in collaborazione col collega sottosegretario Benedetto Della Vedova.
L'abitato di Bondo ha bisogno ancora di diverse settimane prima di tornare alla normalità, mentre da domattina ai nostri frontalieri e ai flussi turistici, anche se solo nelle ore diurne, dovrebbe esser permesso il transito verso il Maloja.
I danni ambientali prodotti al fiume Mera e al Lago di Novate sono evidenti, ma sia in Italia che in Svizzera è in atto un prezioso lavoro di ripulitura dell'alveo del fiume, nel quale sono impiegati numerosi operai italiani. Unitamente agli uffici del Prefetto, ho riferito al Ministero dell'Ambiente la necessità anche in futuro di monitorare la situazione e valutare come intervenire.
In previsione delle precipitazioni previste per questo week end, resta alta la preoccupazione di un distacco di ulteriore materiale franoso. Purtroppo si tratta di eventi che sono conseguenza del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, quali ad esempio lo scioglimento del permafrost: c'è molto da riflettere sull'importanza della cura del territorio e dell'ambiente.
Mauro Del Barba
(dalla sua pagina Facebook, 6 settembre 2017)