Giovedì , 14 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > In tutta libertà
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gianfranco Cercone. “Neve nera” di Martin Hodara
27 Agosto 2017
 

Il teatro, la letteratura e poi anche il cinema, a proposito della famiglia ripetono senza stancarsi da decenni, perfino da secoli, una verità: che essa può essere il luogo in cui covano e si alimentano sentimenti morbosi, o vere e proprie malattie mentali; favoriti dal clima di segregazione, di un mondo chiuso e “a parte” rispetto al resto della società, che nella famiglia può svilupparsi; dalla quotidiana prossimità tra consanguinei, tra i quali possono nascere desideri incestuosi; dall'autorità oppressiva, a volte violenta, tradizionalmente esercitata dal padre, che impedisce a conflitti e a patologie, di maturare, di chiarirsi alla luce di un franco dialogo.

Non è questa evidentemente la famiglia tout court; è il suo volto in ombra, che l'arte è chiamata a esprimere, come ogni zona d'ombra che sia nell'individuo o nella società.

Questi ricorrenti, secolari capi d'accusa contro la famiglia, nella sua versione più antica, ancestrale, si ritrovano rievocati, con molta precisione ed efficacia, in un film argentino (è in effetti una produzione ispanico/argentica) di un regista quasi esordiente, Martin Hodara (il suo precedente lungometraggio era stato girato a quattro mani con Ricardo Darìn).

Accade che un vecchio padre di famiglia – padre di quattro figli – che ha convissuto fino all'ultimo con uno di loro in un capanno isolato sulle montagne, muore.

È l'occasione per cui un altro dei figli, trasferitosi da tempo in Spagna, dove si è sposato con una moglie più giovane che adesso aspetta un bambino, torna a trova il fratello, rustico e solitario, anche per discutere con lui della questione dell'eredità. Quel capanno, e il terreno su cui è costruito, interessano infatti una compagnia mineraria, disposta a sborsare per l'acquisto una somma esorbitante: ma il fratello che vi è vissuto fino ad allora si rifiuta di venderlo.

E la sorella, malata di mente, internata in una casa di cura, non è in grado evidentemente di interloquire con lui. E il quarto dei figli è morto bambino, per un misterioso incidente.

Si comprende presto che il ricorso costante ai flashback, così come l'attaccamento ossessivo di uno dei fratelli a quel capanno, è dovuto alla presenza onnipervasiva del passato, nella psiche sua e dei suoi familiari. Un passato intessuto della violenza sadica del padre sui figli, di una passione incestuosa, di un omicidio tra familiari, che non è mai stato portato alla luce della coscienza e della legge, ma espiato, nell'omertà, all'interno stesso della famiglia. E se quei segreti sono gradualmente chiariti allo spettatore, si intuisce che saranno seppelliti all'interno della nuova famiglia che si sta formando, forieri probabilmente di nuovi sensi di colpa, di nuovi conflitti sotterranei, eternamente irrisolti.

Si potrà forse rimproverare a Neve nera una certa retorica del mistero, il ricorso a certe atmosfere tipiche del film noir, che lo rendono a momenti un po' di maniera.

Ma i ritratti dei personaggi, nel presente e nel passato, i loro comportamenti, i loro gesti e i loro sguardi, sono resi con finezza; sempre, o quasi sempre, con senso di verità.

Merito anche degli attori che li interpretano, tutti molto bravi. Il più noto è Ricardo Darìn.

 

Gianfranco Cercone

(Trascrizione della puntata di “Cinema e cinema”
trasmessa da Radio Radicale il 26 agosto 2017
»» QUI la scheda audio)


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy