Firenze – Luogo: Torre del Lago (Viareggio), un accogliente stabilimento balneare privato mentre inforchiamo spaghetti alle vongole veraci. Quando: una domenica di luglio 2017. Chi: io, un mio amico e le nostre due figlie di 11 anni. Conversazione:
– Guarda che cielo coperto, ho paura delle meduse ché poco fa in acqua ne ho vista una gigantesca,
– buono questo spaghetto,
– qual è la tua canzone preferita,
e… – quanto costa, babbo, se poi facciamo il bagno in piscina?
– Sai le meduse… credo una decina di euro, che vanno aggiunte a quanto già pagato per ombrellone e sdraio…
– Be', non è tanto… no, è un prezzo in linea col luogo e il servizio che danno, ma se pensi a quanto pagano d’affitto per questa spiaggia, ti viene il mal di pancia…
– Che vuol dire, sarà come un negozio nelle strade importanti di una città…
– Non proprio, vuoi che ti spieghi tutto?
– Sì, dai, ma breve e chiaro, che poi andiamo a pagare per la piscina…
Il babbo spiega.
– Sul bagnasciuga non ci può stare nessuno e non può essere affittato a nessuno, neanche a sedere, ché è una specie di zona militare, che deve restare sempre libera perché se arrivasse uno straniero ad invaderci dal mare, bisogna che polizia, esercito, carabinieri, etc. possano accedervi senza ostacoli per difenderci…
– Dai, babbo, non ci prendere in giro, ché a settembre si va tutte e due in seconda media…
– Noooo, sto dicendo sul serio. Quindi tutti devono poter accedere al bagnasciuga, anche passando attraverso lo stabilimento balneare: tutti devono poter accedere al mare, anche per farsi una passeggiata e, ovviamente, fare il bagno. Poi tutta la spiaggia che vedete qui (anche dove ci sono ombrelloni e sdraio) è proprietà dello Stato, e vene affittato a dei privati per pochi soldi (tipo, in un anno pagano quello che un negozio pagherebbe altrove per un solo mese) con contratti di molti anni; il basso costo è dovuto anche al fatto che, essendo vicino al bagnasciuga e dovendo far transitare militari e civili sempre, è un terreno di poco pregio ché qualunque attività potrebbe essere sconvolta dalla necessità di difesa che vi dicevo prima...
(altri sorrisini e gomitate fra le ragazze...)
– Ma l'Unione europea, che ci dice spesso come dovrebbero essere fatte le cose per soddisfare tutti nello stesso modo e senza privilegi di nessun tipo, è diversi anni che ci dice che non va bene che ci siano questi affitti a pochi soldi (la “legge” si chiama “Bolkestein”), che la situazione va cambiata e che, per ogni anno di ritardo, fa pagare allo Stato italiano una multa (cioè i soldi di tutti noi che paghiamo le tasse). Ma la situazione rimane sempre uguale, perché quelli che hanno in affitto queste spiagge sono contenti di pagarle pochi soldi e, con l’aiuto di alcuni politici a cui danno in cambio il loro voto per farli stare al Comune, alla Regione a Roma o a Strasburgo, fanno sempre tanta confusione per impedire che la situazione cambi… e lo Stato italiano continua a pagare le multe all'Unione.
– Babbo, ma sono soldi di tutti noi, delle tasse, quindi…
– Sì, quindi le tasse che paghiamo noi servono a mantenere i prezzi bassi degli affitti di queste persone.
– Babbo, ma dovrebbero quindi farci pagare meno…
– No, troppo facile. E come loro ce ne sono tanti altri che prendono i soldi di tutti per spendere meno i propri soldi e comunque far pagare a noi con gli stessi prezzi come se affittassero un locale in centro città…
– Ah, va bene, babbo, dai andiamo a pagare i dieci euro per andare in piscina...
Vincenzo Donvito, presidente Aduc