Firenze – “Fare il bagno nella vasca è di destra, far la doccia invece è di sinistra”, a chi non viene in mente Giorgio Gaber vedendo il polverone e le polemiche dopo la nascita del Movimento Animalista tenuto a battesimo dalla deputata azzurra Michela Brambilla e da Silvio Berlusconi?
La sinistra si è fatta scippare un tema “di sinistra”… La destra si è appropriata di un tema di tutti… Demagogia per entrare in Parlamento… Un partito farà male alle associazioni animaliste…
Si è sentito di tutto, di più.
Gli animali sono tema di destra o di sinistra? Solo le associazioni fuori dalle istituzioni possono fare lobbing e pressioni per avere leggi a tutela degli animali, come fanno da tempo -e con fortuna- i cacciatori? Tutti i partiti che si presentano alle elezioni devono avere un capitolo sul programma che dica come si comporteranno su certi argomenti una volta eletti?
Per quanto ci riguarda, bene se i temi che riguardano gli animali diventano non solo di conversazione quotidiana ma anche di dibattito politico. Bene se un movimento si presenta con un obiettivo come quello della Brambilla per modificare l'articolo 9 della Costituzione introducendo per gli animali lo status di esseri senzienti, in modo da infliggere pene più dure a chi li maltratta, li uccide o li sfrutta.
Sarebbe tutto più facile con un sistema elettorale maggioritario, perché ad un candidato che ha questo come obbiettivo prioritario, poi si potrebbe chiedere in anticipo anche come si comporterebbe davanti ad altri temi di economia, giustizia, diritti civili ecc. e anche l’elettore potrebbe decidere a cosa dare priorità.
Peccato che oggi in Italia non sappiamo né quando né con quale sistema elettorale andremo a votare.
Donatella Poretti, consulente Aduc
(da Aduc > “Vita da Cani”, 22 maggio 2017)