A poco più di un mese dalla sua entrata in carica il presidente Donald Trump subisce il primo smacco col fallimento del suo assalto contro “Obamacare”; l’introduzione del principio della sanità pubblica nel sistema liberista americano ha retto.
Già i giudici avevano resistito ai suoi decreti antiinforestieramento e i militari gli avevano fatto ritirare dai sette Paesi reietti l’Iraq, presi dalla vergogna di tradire un alleato militare; ma il Consiglio Supremo di Sicurezza in sue mani sembrava un organo che vanificava l’avvenenza della democrazia Usa, che pareva legarsi solo all’ideologia del presidente eletto. Nel suo caso, il sistema pareva aver assemblato la parte peggiore del Paese associandogli una maggioranza di parlamentari coesa che avrebbe agevolato ogni sua mira. E non è stato così, perché molti delegati repubblicani si sono fatti convinti che non sarebbero stati rieletti su questa via.
Questo è quanto io vedo dai confini dell’impero: il male non è al potere. (Carlo Forin)