Genova – Ha prevalso l'odio. Sembra di rivivere scene di tempi foschi. È in corso lo sgombero dell'insediamento Rom di Cornigliano. La Lega Nord, i movimenti intolleranti e la sedicente sinistra si danno la mano, mentre i residenti festeggiano una vera tragedia umanitaria. Non vi è stato spazio per i valori civili e umani: la stampa locale ha censurato gli appelli della società civile, concedendo spazio solo agli insegnanti dell'Istituto Comprensivo locale, che però non si opponevano allo sgombero, ma chiedevano soluzioni per i bambini. Il comune di Genova ha rifiutato di incontrare EveryOne Group o anche solo di relazionarsi con il gruppo, che rappresenta le realtà antirazziste di Genova. Ora le famiglie, ad alcune delle quali è stata proposta una permanenza di pochi giorni in strutture di accoglienza, saranno ancora in mezzo alla strada, con bambini, malati, persone vulnerabili e innocenti. Ci sono pochi difensori dei diritti umani in questi frangenti e anche questa realtà ci riconduce ai tempi in cui furono attuate terribili persecuzioni in un clima gelido di indifferenza.
Chi esulta per lo sgombero dell'insediamento Rom di Cornigliano, guardi negli occhi gli innocenti che ha colpito, i sogni che ha interrotto, la fragilità delle vittime su cui ha sfogato il suo odio. Se non riconosciamo quelle famiglie, quei bambini come le nostre famiglie, il nostro futuro, significa che abbiamo perso l’anima. (Roberto Malini)