Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Flavio Ermini. Il giardino conteso 
La recensione di Alberto Folin su “Poesia 323” (Crocetti)
04 Marzo 2017
 

Flavio Ermini

Il giardino conteso

Moretti & Vitali, 2016, pp. 234, € 18,00

 

Il giardino conteso è forse il libro più “filosofico” di Flavio Ermini. Non che le sue precedenti, numerosissime, opere di saggistica, da Liberare la vita (2001) a Il moto apparente del sole (2006), da Antiterra (2006) a Rilke e la natura dell'oscurità (2015), non siano intrise di quel tipico interrogare della filosofia contemporanea che trova la sua forma essenziale nell'analogia e nel suo racconto. Ma l'aspetto peculiare di questo libro mi sembra sia una più accentuata tendenza alla necessità di dare una scansione tematica all'interrogazione, che possa costituirsi come “cammino” verso un approdo (per quanto provvisorio esso sia). Le parole-chiave di cui è intessuta la scrittura di Ermini ruotano attorno al tema dell'origine di ciò che sta prima dell'origine e del suo apparire. Non-luogo archetipico di un abisso sfuggente, che si annuncia nelle pieghe di una lingua aurorale altra rispetto alla lingua logora della “chiacchiera” che nulla dice dell'essenza, risolvendosi per lo più nell'illusorea indicazione dell'ente. Sono parole di un percorso iniziatico e per molti versi esoterico. In questo libro, sottotitolato L'essere e l'ingannevole apparire, sembra che Ermini senta l'urgenza di dare un ordine al suo meditare teoretico e poetico assieme, secondo un percorso scandito da cinque tappe “filosofiche” coronate da un approdo “poetico” che si costituisce come sesta parte. Il racconto si svolge secondo un intreccio che è tracciato dall'autore in un sintetico Orientamento, posto tra una Premessa (L'antistoria) e il libro vero e proprio (ogni capitolo è delimitato da un'Avvertenza e da un Excursus): 1) la natura dell'apparire (caducità); 2) le realtà singolare delle cose (qui l'illusorietà non viene legata alla percezione soggettiva, ma si costituisce come “cosa” a sé stante, alla maniera di Leopardi); 3) il cammino dell'errore (e dell'errare, per giungere “in prossimità di qualcosa di atemporale e incorruttibile come l'essere parmenideo”); 4) il risveglio (“imparare a vivere dopo il risveglio dalle illusioni”: qui appare lafigura del “deserto” di Leopardi, Nietzsche, Heidegger – ma non-detta potrebbe essere l'immagine del deserto di Jabès); 5) trovare la parola che dica il vero dell'essere; 6) il “giardino conteso”, l'ultimo capitolo, metamorfizza il linguaggio che, da discorsivo, diventa poetico, facendo della poesia non più l'oggetto di una contesa concettuale, ma viva esperienza di verità. Libro quanto mai intenso che, per sintetizzare, farei corrispondere ad un aggiornamento del mito della caverna narrato da Platone nel VII libro della Repubblica: che accade dopo la rottura delle catene, quando lo schiavo, presa coscienza dell'illusorietà delle ombre, si affaccia sulla soglia, di fronte al fuoco, e inizia il cammino verso il mondo vero. Libro, anche, quanto mai antinietzschiano, dal momento che per Nietzsche l'apparire non è affatto ingannevole: è proprio il mondo vero ad esserlo. Com'è noto, infatti, è da qui che prenderebbe origine il cosiddetto nichilismo europeo.

 

Alberto Folin

(da Poesia, Febbraio 2017, N. 323)


Articoli correlati

  Flavio Ermini, Il moto apparente del sole. Storia dell’infelicità.
  Milano: Le riviste letterarie. Un incontro
  Flavio Ermini. La persistenza dell’aurora
  Eventi/ Roma: Ritratti di Poesia
  Patrizia Garofalo. La parola numerosa di Flavio Ermini
  Maria Lanciotti su Storia dell'infelicità di Flavio Ermini.
  Biennale Anterem di Poesia. Motivazioni e finalità.
  Lorenzo Montano: Viaggio attraverso la gioventù. Postfazione di Flavio Ermini. Moretti & Vitali editori
  Giuseppina Rando. “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  Galleria Peccolo. “Action Poetry”: Conversazione con Flavio Ermini
  In libreria/ Flavio Ermini, Il compito terreno dei mortali
  Patrizia Garofalo. “Della fine” di Flavio Ermini
  Vetrina/ Flavio Ermini. Il totem che cade e cade
  Vetrina/ Patrizia Garofalo. Per “Karlsár” di Flavio Ermini
  In libreria/ Flavio Ermini. Una poesia aperta all’accoglienza e alla speranza
  Riviste/ Anterem 81. Poetiche del pensiero
  In libreria/ “Edeniche” di Flavio Ermini (POESIE 2010-2019)
  Ivana Cenci: Sulla necessità della parola poetica.
  Giuseppina Rando. Dove persiste oscurità
  L’Albero della filosofia. Rainer Maria Rilke
  La tâche terrestre des mortels. Poésies 2002-2009
  La verità dell’ombra, l’ombra del dire
  In libreria/ Patrizia Garofalo. L’abbaglio ideale delle rose
  L'esperienza poetica del pensiero. Il numero 80 di “Anterem”
  Eventi/ G37 il Summit mondiale della Poesia per affermare il potere della conoscenza
  Giuseppina Rando. Impensato
  Flavio Ermini. Riflessioni su una poesia di Patrizia Garofalo
  Franc Ducros: Prefazione a Flavio Ermini, Plis de pensée.
  Patrizia Garofalo. Su “Karlsár” di Flavio Ermini
  Riviste/ Anterem 82. La responsabilità della parola poetica
  Spot/ Cierre Grafica con Anterem Edizioni e Poesia2.0: Opera prima
  Flavio Ermini. L’esperienza poetica del pensiero
  Flavio Ermini. L’altare dei sacrifici e il giardino destinato alla vita
  In libreria/ Aurelia Delfino. Danze
  Flavio Ermini. Esistenza e libertà
  Premi e concorsi/ Forum Anterem del 6 Aprile 2024 e XXXVIII edizione del “Lorenzo Montano”
  “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  Patrizia Garofalo. Breve nota alla parte sesta de “Il giardino conteso” di Flavio Ermini
  Sulla danza
  Patrizia Garofalo. “Essere il nemico” di Flavio Ermini
  Rosa Pierno. “Il matrimonio del Cielo con la Terra” di Flavio Ermini
  Flavio Ermini. L’ascolto del testo
  “Bioccoli” di Giuseppina Rando in Limina di Anterem Edizioni
  “La parola poetica, vicina alla verità”. Incontro con Flavio Ermini
  Spot/ Flavio Ermini: L'esperienza poetica del pensiero
  Patrizia Garofalo: Flavio Ermini. Rilke e la natura dell’oscurità
  Flavio Ermini, Plis de pensée. Recensione di Alessandro De Francesco
  Della spiritualità della terra e del seme della parola. Duccio Demetrio e Flavio Ermini
  Flavio Ermini. La poesia non è un genere letterario
  Giulio Marzaioli: Sul libro “Plis de pensée” di Flavio Ermini recensito da Alessandro De Francesco
  Poesia d’autore/ Edmond Jabès. Che quest’ombra sia la mia ombra...
  Premi e concorsi/ “Anterem”. Presto gli esiti della 23ª edizione del Premio “Lorenzo Montano”
  Poesia d’autore/ Edmond Jabès. Civetta bianca, sei la parola proferita...
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy