Milano – Notevole successo per l’incontro letterario del 17 febbraio presso il Consolato Generale del Perù a Milano. Dopo il saluto da parte dell’Ambasciatore Ricardo Morote, Console Generale del Perù a Milano, e gli onori di casa da parte del Console Aggiunto Natalia Navarro, lo scrittore Lenin Solano, nato a Lima e residente a Parigi, ha presentato il suo ultimo romanzo, El asesino de Notre Dame (L’assassino di Notre Dame). È un’opera che rientra nel filone letterario, particolarmente amato in Perù, della narrativa poliziesca. Dopo le parole dell’autore, la professoressa Laura Scarabelli del Dipartimento di Letteratura e Lingue Straniere dell’Università degli Studi di Milano ha commentato il romanzo, sottolineando l’alone di mistero e pathos che lo contraddistinguono.
Iniziata con la prosa di Solano, di fronte a un pubblico particolarmente attento, fra cui si notavano numerosi giovani, la serata è proseguita con la poesia di Steed Gamero, autore trentenne che vive in Italia da ben diciotto anni e ha ricevuto alcuni fra i più prestigiosi premi letterari internazionali con la sua raccolta Los jóvenes de la Casa del Sol (I ragazzi della Casa del Sole).
L’opera di Gamero è stata presentata dal poeta Roberto Malini, che ne ha messo in luce le caratteristiche di grande innovazione: «Steed Gamero conosce i grandi autori del suo paese, ma anche Dante, Petrarca, Leopardi e i poeti contemporanei. È inoltre sempre aggiornato sulle forme di scrittura più attuali: il fumetto, la sceneggiatura cinematografica e televisiva, internet. Tutto questo coesiste nel suo linguaggio e ne fa un poeta nuovo ed emozionante». Il poeta italoperuviano ha letto una scelta di poesie dalla sua raccolta con intensità e profondità, accompagnato dal violino del maestro Giampaolo Verga, che ha effettuato emozionanti improvvisazioni sui versi de I ragazzi della Casa del Sole.
Al termine dalla lettura gli intervenuti hanno riservato un lungo e sentito applauso all’autore, dopodiché il Console Generale ha commentato il reading con grande sensibilità, ponendo in rilievo la sintesi e il ritmo emozionante dei versi di Gamero, «come pennellate di acquerello che una dopo l’altra compongono immagini indimenticabili. Un linguaggio creativo che ci trasporta in un mondo sospeso fra la realtà e l’irrazionale, la vita e il simbolo». Quindi ha invitato il pubblico a meditare su una delle poesie appena ascoltate: “Il gigante”, rimarcandone i potenti simboli: «Il poeta ci mostra una bolla d’ombra e nella bolla una gabbia. Poi osserviamo all’interno della gabbia e vediamo un gigante in ginocchio. Un gigante che ha sete da mille anni, ma non può bere neanche una goccia d’acqua e non riesce a piangere. Non si può spiegare quest’immagine con la ragione, ma solo con la poesia».
Dopo un brindisi augurale, con l’emozione ancora viva nell’aria, gli autori hanno firmato copie dei loro libri, mentre veniva preparato per gli ospiti del Consolato un delizioso buffet a base di specialità peruviane. Nel frattempo Canale Latino 1 ha intervistato Steed Gamero, che dunque rivedremo fra qualche giorno sul piccolo schermo.
Foto in copertina. Brindisi al Consolato Generale con, da sinistra: Natalia Navarro, Console Aggiunto; Laura Scarabelli, del Dipartimento di Letteratura e Lingue Straniere dell’Università degli Studi di Milano; Lenin Solano; l’ambasciatore Ricardo Morote, Console Generale del Perù a Milano; Roberto Malini, Steed Gamero e Giampaolo Verga
Foto in allegato. Steed Gamero legge Los jóvenes de la Casa del Sol