Così finisce il diritto alla rinascita
e iniziano giorni senza orizzonti.
L’indifferenza si trasforma in legge,
la debolezza in colpa.
“Misura immediatamente operativa”,
fra sorrisi di pietra chiude malevolenza
una porta vitale.
E fa buio sul mare.
Roberto Malini
Nel corso del recente vertice informale a Malta, l’Unione europea ha approvato gli accordi Italia-Libia per il respingimento “legalizzato” dei migranti dalla nazione nordafricana, annunciando che li sosterrà con risorse logistiche ed economiche. Sono le stesse disposizioni e procedure che fermano le migrazioni in Turchia. Va sottolineato che se in Turchia chi fugge da guerre e persecuzioni subisce gravi violazioni dei diritti umani, in Libia la situazione è ancora più preoccupante, perché si tratta di un paese che non garantisce alcuna sicurezza ai migranti, come ha sottolineato anche l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. In Libia non è possibile un controllo da parte dell’UNHCR riguardo al destino dei migranti prelevati in mare o fermati a terra. I casi di trattamenti umani o degradanti, violenza, stupro, sequestro, sparizione sono migliaia. (Nda)