Prendo la libertà di rivolgermi a tutti i proprietari di casa / appartamento – residenti e non residenti – della provincia di Sondrio per presentare alcune riflessioni su una vicenda che sta interessando tutti gli utenti del Servizio Idrico Integrato dall'inizio di ottobre 2015.
Certamente tutti ricordano il momento del ricevimento della prima fattura S.EC.AM. Spa, la sorpresa fu grande sia perché – fatta eccezione per gli addetti ai lavori – nessuno conosceva il cambiamento già avvenuto nella gestione del servizio idrico che per l'entità della fattura in rapporto a quanto corrisposto in passato al Comune. Tra l'altro, nel caso di Caspoggio in Valmalenco, l’Amministrazione comunale aveva trasmesso agli utenti la fattura relativa al 2014 a fine settembre, pochi giorni prima!
Le reazioni iniziali, da molti formalizzate con l'invio di raccomandate di contestazione alla Società su citata e/o alla Provincia, furono orientate a chiedere spiegazioni sulla fonte decisionale originale, sulla data della decisione, sul coinvolgimento delle amministrazioni comunali, sulle mancate informazioni agli utenti e su tutti gli interrogativi sul piano giuridico-legale che una vicenda di tale dimensione e di interesse generale aveva immediatamente provocato.
Lascio ad altri – più preparati sul piano specifico e con una conoscenza adeguata degli aspetti legislativi – la trattazione di tali argomenti mentre io vorrei occuparmi di un aspetto molto più semplice augurandomi che risulti comunque di vostro pieno interesse.
Infatti vorrei parlare dei consumi reali del bene primario oggetto della attenzione di tutti i consumatori.
Qualche mese fa avevo chiesto ad un gruppo di amministratori di condomini se – superando ritrosie e pregiudizi – potevano farmi pervenire copia dei tabulati con i consumi reali e il numero complessivo degli utenti (precisando residenti e non residenti) degli stabili da loro amministrati. L'idea era quella di conoscere – ove possibile e per un numero di utenze sufficientemente ampio per costituire un riferimento attendibile – i reali consumi misurati dai contatori installati dopo l'avvento della S.EC.AM. Spa anche a cura e spese dei privati nonostante di competenza della stessa società.
Certamente a molti utenti – che in passato non disponevano dei contatori nei condomini (chissà poi perché la posa non veniva imposta come succedeva nelle altre provincie) – sarà venuto lo stesso dubbio perché è indispensabile conoscere il dato vero per fare le adeguate considerazioni e le valutazioni conseguenti.
Ora disponendo dei dati reali relativi a circa mille utenze – tutte ubicate in Valmalenco – si può affermare che mediamente i consumi dei non residenti dovrebbero essere di circa 15 metri cubi all'anno mentre per i residenti con un nucleo familiare di 4 persone il consumo annuale potrebbe aggirarsi sui 50 - 60 metri cubi per anno.
Naturalmente S.EC.AM. Spa conosce con precisione i dati dei consumi effettivi e quindi i miei riferimenti possono solo costituire una prima riflessione che tutti possono fare con una semplicità disarmante. Sarà interessante conoscere la risposta al nostro semplice quesito: come si giustifica un addebito basato su un consumo maggiorato da 8 a 10 volte per i non residenti e di circa tre volte per i residenti?
Ci si chiede come sia stato possibile non valutare preventivamente la reazione prodotta dall’indicazione in fattura di consumi forfettari – sorvolo sulla illegalità del sistema – di 153 metri cubi per tutti gli utenti indistintamente, non tenendo conto del ridotto utilizzo delle case vacanza e soprattutto dei consumi reali che non potrebbero mai raggiungere simili livelli.
La vicenda è allo stesso tempo strana e per molti versi anche triste. Evito commenti, preferisco lasciare questo privilegio a voi, gentili lettori.
Gelsomino Volpe