I senza dimora, autori di una guida turistica su Milano.
In cui, a fianco dei principali monumenti, di storie e leggende meneghine (a volte trascurate da testi “più classici”), appaiono i luoghi di un’altracittà, misteriosa e solidale.
Quella delle sedi della Caritas delle Associazioni che offrono cibo o vestiti; dei ristoranti (come il Ruben di via Gonin della Fondazione Pellegrini, ex presidente dell’Inter) e delle mense (una delle migliori? Quella di via Maroncelli, gestita dai frati francescani); dei dormitori, come quello comunale di via Ortles, dedicato all’immortale Enzo Jannacci.
Ricco di foto e aneddoti, I gatti di Milano non toccano terra. Nove itinerari narrati dal popolo della notte è un libro assolutamente originale in cui gli Spiazzati (come amano definirsi) del Centro Diurno La Piazzetta hanno raccontato la loro Milano alternativa.
Pubblicato dalla Caritas Ambrosiana e da Farsi Prossimo (10 euro), la guida “gialla” (dal suo colore) sta ottenendo un grande e meritato successo. Perciò abbiamo pensato di intervistare Ines Lettera, una delle “menti” della pregevole iniziativa.
– Innanzitutto, chi è Farsi Prossimo e cosa è La Piazzetta?
La Piazzetta è un Centro Diurno situato in via Famagosta 2, un luogo che accoglie persone senza dimora che hanno bisogno di ascolto e orientamento. È un Centro della Caritas Ambrosiana gestito dalla Farsi Prossimo Onlus Scs (sorta il 29/11/1993), una cooperativa sociale di tipo A inserita nell’ambito delle attività della Fondazione Caritas Ambrosiana che si prefigge l’obiettivo di perseguire, attraverso la gestione di servizi socio-educativi, la cura e la presa in carico di soggetti deboli, emarginati e/o a rischio di emarginazione e devianza, per favorirne lo sviluppo integrale e l’inserimento sociale.
– Come vi è venuta l'idea di scrivere questo libro e quale è stato l'obiettivo del progetto?
L’idea è scaturita incontrando gli stessi ospiti del Centro. Attraverso l’ascolto e l’accoglienza ci siamo accorti che anche le persone in difficoltà possono essere portatori di cultura. Tramite i loro racconti e i loro pensieri abbiamo provato a tessere una storia fatta di esperienze di vita. E sono stati proprio i loro vissuti ad offrire un’opportunità di riscatto: per le persone che vivono una situazione profonda di disagio come i nostri ospiti, accorgersi di avere cose importanti da dire e di essere ascoltati ha mosso la voglia di attivarsi. Per circa due anni hanno cercato informazioni, disegni, foto e testimonianze, del materiale utile per il libro. Quasi una magia, se pensiamo quanto la demotivazione e la sfiducia siano sentimenti forti nella loro vita.
– Chi sono i vostri ospiti?
Sono persone che nel corso della loro esistenza attraversano un momento di difficoltà, e per motivi diversi si trovano a vivere ai margini della società. Le motivazioni sono diverse: mancanza di lavoro, esodati, gravi lutti familiari, immigrati, separazioni… Loro entrano nel Centro al mattino, e mentre noi offriamo caffè e tè si concedono una pausa rispetto alla fatica del vivere in strada. Solitamente si fermano durante la giornata per chiedere informazioni in ufficio, svolgere alcune attività in “Piazzetta” o partecipare ai nostri laboratori. Altri invece bevono qualcosa di caldo e vanno via, proseguendo il loro “viaggio”.
– Avete incontrato delle difficoltà nel realizzare la guida?
In modo sorprendente i nostri ospiti hanno constatato che tutti coloro ai quali si sono rivolti hanno risposto in modo positivo: commercianti, gestori di osterie e ristoranti storici, parrocchie, vecchie aziende o artigiani, locali, ma anche referenti delle zone e persone contattate in modo occasionali. I tempi sono stati lunghi e questo pensavamo che li scoraggiasse, ma fortunatamente non è accaduto. Il materiale raccolto è stato davvero abbondante, e così abbiamo dovuto fare una selezione, provando anche ad alleggerire alcuni aspetti ed usando talora l’ironia e il buon umore.
– Quali sono i vostri prossimi progetti inerenti alla guida?
Da questo momento in poi vogliamo promuovere dei tour. I nostri ospiti sono disponibili e accettiamo prenotazioni per accompagnare le persone nei diversi itinerari che compaiono all’interno del libro.
Dopo alcune fortunate presentazioni che hanno attirato l’attenzione della RAI e dei maggiori quotidiani milanesi, la guida “gialla” I gatti di Milano non toccano terra verrà riproposta, insieme agli itinerari, sabato 21 gennaio alle ore 17:00 presso la Comunità di Sant’Egidio in via degli Olivetani e il 28 gennaio alle 14:00 nella Parrocchia di San Luigi Gonzaga in via San Giovanni Bosco.
Saludi