L’ironia e la satira hanno messo alla berlina per decenni e con impareggiabile coraggio (a rischio del carcere e della fucilazione) le assurdità e le contraddizioni del regime sovietico, anche in periodi di violenta repressione. Questa antologia di anekdòtai lituani, di storielle e barzellette dedicate a diversi aspetti della vita sociale e politica sotto quel regime – in Lituania anche di occupazione – presenta un notevole valore storico, documentale e letterario. Radicati, come in altre parti dell’Impero, nelle tradizioni, nei racconti, nei proverbi, nei detti, nel folklore e nell’antica saggezza popolare, in Lituania assumevano una profondità ancor più sbalorditiva nell’inchiodare in poche frasi e con realismo la vera natura del regime totalitario e del sistema antieconomico sul quale si fondava quel sistema. Questo avveniva perché il contrasto fra quella pesante, opprimente e umiliante realtà quotidiana e la prospera storia della Lituania – che all’epoca dell’Indipendenza, fra il 1918 e il 1940, aveva ormai raggiunto una straordinaria maturità civile, economica e culturale – appariva ancor più macroscopico. Un’antologia di autentica letteratura lituana all’estero, questa, che oggi ci restituisce, a venticinque anni dal collasso di quel sistema, il quadro di un popolo ancora sconosciuto in Italia, capace di acuta ironia anche nella sofferenza e nella devastazione della sua vita civile. (Nota editoriale)
Vincas Mincevičius (1915-1992) era un sacerdote lituano trasferitosi e operante in Italia dagli anni Trenta fino alla sua morte.
Alessandro Vitale è ricercatore presso il Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-politici dell'Università degli Studi di Milano.
Claudio Barna, dopo un'esperienza di insegnamento all'Università di Kaunas (Lituania), collabora con l'Università degli Studi di Milano.