Giovedì 29 dicembre alle ore 20:30
presso la Sala Filarmonica
Rovereto - Corso Rosmini, 86
Gran Casinò
Storie di chi gioca sulla pelle degli altri
Appuntamento inserito nel “Natale dei Popoli” di Rovereto.
Spettacolo di fine anno per le associazioni del Comitato per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto che punta a coinvolgere sul tema spinoso del gioco d’azzardo legale e illegale, un perverso business gestito dalle lobby del gioco in accordo con lo Stato che cerca di risolvere i propri deficit di bilancio aumentando le entrate fiscali.
Qualche dato e informazione sul nostro Trentino
Un recente studio a livello nazionale ha evidenziato come, in Italia, la spesa media annua per il gioco d’azzardo sia di circa 630 euro. Statistiche che pongono il nostro paese, di diritto, tra le nazioni europee con il più elevato fatturato dovuto proprio al gioco; quasi 85 miliardi di euro all’anno è l’indotto che il settore riesce a generare.
Sul territorio Trentino si stimano più di 7 mila soggetti dipendenti da gioco (o con gioco problematico), e altrettanti a rischio nella fascia d'età 15/64, per un totale di circa 1.300 euro procapite spesi in media all’anno.
Il dato relativo al Trentino, diffuso dallo studio del Libro blu dell’Agenzia dei Monopoli di Stato e riferito al 2014, pone invece la lente di ingrandimento sul numero di licenze territoriali che sono in calo per numero di abitanti per licenza ma viceversa è in vetta per numero totale di esercizi autorizzati: 177 in totale. In tutta la provincia trentina sono 779, la maggior parte dei quali concentrata tra bar e tabaccherie.
Un trend che segue la deriva nazionale ma è ben ricordare che si sta parlando di rete fisica; quindi di gioco d’azzardo in locali e strutture. Non si fa qui riferimento ai dati relativi al gioco online. Il mercato web è, infatti, in controtendenza e presenta numeri costantemente in crescita.
Ai primi di dicembre di quest’anno la Provincia di Trento ha approvato un buon ordine del giorno che impegna la Giunta a “dare indicazioni” agli enti strumentali e a Trentino Marketing in particolare, affinché nelle campagne di sponsorizzazione o di promozione del Trentino, il logo “Trentino” e l'immagine del nostro territorio non siano accostati, ad esempio sulle magliette delle squadre sportive, a pubblicità concernenti l'attività delle sale da gioco, la fruibilità di apparecchi da gioco nei pubblici esercizi e il gioco d'azzardo online.
Come associazioni impegnate sul tema auspichiamo che vengano applicati gli impegni che la Provincia di Trento ha preso con la votazione del disegno di legge “Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco” - approvato il 16 luglio del 2015 dal Consiglio provinciale - che si propone di limitare la diffusione del gioco, anche se lecito, e di promuove la prevenzione e il contrasto delle dipendenze in tal senso.
In particolare crediamo importante che la Provincia abbia posto precisi obblighi e sanzioni per i gestori che non rispetteranno le distanze e le modalità previste per l’esercizio della loro professione (entro 5 anni chi non avesse rispettato le distanze previste dalla norma dovrà rimuovere gli apparecchi), così come incentivi economici e facilitazioni che verranno riconosciuti ai gestori che decideranno di smantellare dai propri esercizi gli apparecchi da gioco.
Comitato delle associazioni
per la Pace e i Diritti Umani
roveretopace@gmail.com