Lunedì, 26 dicembre, proprio nel 105° anniversario della nascita di Renato Guttuso, si è riaperta Villa Cattolica a Bagheria (Palermo) chiusa da quasi due anni per ristrutturazione.
Villa Cattolica è situata all’ingresso Nord di Bagheria sulla litoranea SS 113 e conserva le spoglie del pittore all’interno di un’arca monumentale, realizzata dallo scultore e amico Giacomo Manzù con marmi azzurri del Brasile. È stato un desiderio del pittore, quello di riposare in un luogo che guardi il mare, che si affacci sull’incantevole scenario del golfo di Palermo e sull’azzurro del mediterraneo.
Presenti alla cerimonia uomini di cultura, artisti, attori e molti cittadini provenienti da tutta la Sicilia e non solo.
Bellissime le sale espositive raccontate dal figlio adottivo dell'artista, Fabio Carapezza Guttuso accompagnato dal regista Giuseppe Tornatore che di Guttuso fu amico, estimatore e narratore tanto da realizzare, nel 1982, un documentario dove il pittore di Bagheria racconta in forma autobiografica il suo itinerario umano, artistico e culturale… «Ero un ragazzo» dice «quando nel 1973 questo museo raccolse la prima donazione di Guttuso. Ora è diventato un sito di grande importanza. Non potevo mancare».
Sono 1.500 le opere esposte, tra dipinti, disegni e sculture non solo di Renato Guttuso, ma anche di altri protagonisti del panorama artistico del XX secolo.
Certamente un evento che vuole, tra l’altro, testimoniare il profondo legame dell’artista alla sua città natale.
Giuseppina Rando