il gioco dei dadi
riprende tra i pioppi
fugace al curvarsi
di pensieri
oscillano i rami
distillando ore giorni
in mosaici scomposti
vitale ciò che resiste
risalendo il fiume
o scalando la bianca roccia
coi singulti della marina
e gli echi di storie dolenti
nell’aria
dileguarsi di spazio
parlottare d’ombre
oltre la sera
fondersi di sogni
con l’uguale fluire.
Giuseppina Rando