Il mondo attorno non contava,
né la tormenta ululava,
o che nella bucolica magione stessero
allo stretto e per loro non ci fosse altro tetto.
Intanto erano insieme,
E in tre per giunta, la cosa principale,
da ora avrebbero spartito in modo eguale
i doni almeno, nonché cibo e imprese.
Il cielo invernale sul rifugio era chino,
come accade a ciò che è grande col piccino,
vi brillava una stella - ormai non poteva sfuggire.
Il falò divampava, il ceppo si consumava ardente;
era calato il sonno. Non già per il superfluo riverbero
fulgente l’astro si distingueva tra schiere di sorelle,
quanto perché rendeva la terra prossima alle stelle.
25 dicembre 1990
Trad. Anna Raffetto