Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Dialogo Tf
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Anche noi vogliamo cambiare: in meglio 
Lettera aperta a Giuliano Pisapia
30 Novembre 2016
 

Caro Pisapia,

nella tua intervista a la Repubblica del 18 novembre ti rivolgi non solo ai sostenitori del Sì ma anche a quelli del No e tratti di questioni a carattere generale per le prospettive della sinistra che stanno a cuore anche a noi, convinti sostenitori del No. Affermi che “il Sì e il No sono determinati non dal giudizio sulla legge di revisione costituzionale, ma dalla volontà di far cadere il governo”.

Non è certamente così per il nostro Comitato, non lo è per la Cgil, l'ANPI, l'ARCI e quelle Associazioni che da sempre sono impegnate sul terreno della democrazia costituzionale, non lo è per Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky e tutti quei costituzionalisti che ci sono stati maestri, anche tuoi maestri.

A tutti noi hanno insegnato a leggere l’ intreccio tra crisi sociale e crisi dai valori costituzionali. E questo riguarda la sinistra e il senso della politica.

 

Noi siamo sostenitori del No per una sola ragione: se vincerà il Sì la nuova Costituzione non sarà più quella di prima, quella nata dalla Resistenza e dalla sconfitta del fascismo, che unì il paese in una comune volontà di rinascita e di riscatto. Il centro del potere passerà dal Parlamento, rappresentativo di tutti i cittadini, al governo, espressione della sola maggioranza (anzi, con le attuali leggi elettorali ipermaggioritarie, della minoranza più forte).

 

Tutto questo va sicuramente incontro ai desideri dei “poteri forti”, il gigante finanziario americano JPMorgan (una delle banche, ricordiamolo, all'origine della crisi, multata di 13 miliardi di dollari per avere invaso il mercato di titoli tossici), gli USA, l'UE, la Confindustria, che vorrebbero i governi pronti ad accogliere le esigenze del “mercato”, per imporre politiche di attacco allo stato sociale e ai diritti (il lavoro, la sanità, l’istruzione), tutelati dalla Costituzione. Non solo: domani al governo del paese potrebbero andare forze populiste che hanno nel loro DNA la discriminazione contro i “diversi” (immigrati, islamici, disabili, gay...), che vogliono erigere muri e che costruiscono il loro consenso sulla paura e sull'odio, avremmo posto nelle loro mani non solo tutti i maggiori poteri dell'esecutivo, ma anche la possibilità di ridurre le garanzie dei diritti fondamentali delle persone e delle minoranze.

Come non condividere la tua affermazione: “le forze della sinistra devono sentire il peso di una responsabilità storica come forse non mai nei tempi recenti”? E ancora: “non vanno costruiti muri”. Sacrosanto, anche a sinistra.

Ma come interpretare questa responsabilità storica? Nessuno di noi è indifferente a cosa potrà accadere sulla scena politica dopo il 4 di dicembre, ma, parafrasando Sergio Mattarella, che intervenendo alla Camera il 12 marzo 2005, a proposito della proposta di riforma della Costituzione presentata dalla destra diceva “Sapete anche voi che è fatta male, ma state barattando la Costituzione vigente del 1948 con qualche mese in più di vita per il governo Berlusconi”, riteniamo che una cosa è il destino di un anno di governo fino alle elezioni del 2018, altro è lasciare in eredità a noi e alle future generazioni, una Costituzione che realizza una concentrazione di potere inaudita con l'indebolimento di tutti gli strumenti di garanzia.

 

Dall’esito del referendum dipenderà dunque il futuro della nostra democrazia: la conservazione sul piano normativo del suo carattere parlamentare, oppure la legittimazione dell’attuale deriva anti-parlamentare; la riaffermazione della sovranità popolare, oppure la consegna del sistema politico alla sovranità anonima, invisibile e irresponsabile dei mercati; la legittimazione del governo dell’economia e della finanza, oppure la riaffermazione e il rilancio del progetto costituzionale e dei valori nei quali tutti crediamo, sebbene in tempi così difficili: eguaglianza, libertà solidarietà.

 

Caro Pisapia, siamo certi che coglierai il senso di questa nostra lettera. Noi, con ferma convinzione, riaffermiamo le ragioni per le quali difendiamo la Costituzione.

Anche noi vogliamo cambiare: in meglio.

 

Pierpaolo Pecchiari (Comitato per il NO, Milano)

Franco Calamida (CostituzioneBeniComuni)

Mario Agostinelli (Energia Felice)

Erica Rodari (Comitato Acqua Pubblica, Milano)

Marco Dal Toso (Giuristi democratici)

Luciano Belli Paci (gruppo dei 110 avvocati milanesi per il NO)


Articoli correlati

  Andrea Massera. 4 dicembre: le ragioni di un No convinto, motivato, determinato
  “Nexus causalis”. Io voto NO perché...
  Enrico Peyretti. Perché è bene votare no a questa riforma
  Andrea Ermano. Se voto “No” casca il mondo?
  “Re-nzi-ferendum”. Io voto NO perché...
  Vuoi votare per il referendum? Io voto SÌ perché...
  Lucio Garofalo. “Accozzaglie politiche”
  Modeste ma opportune riforme istituzionali, che potranno sempre essere migliorate
  Comunali Milano. Per un’alternativa democratica fondata sul rispetto delle regole...
  Marco Cappato. Milano: Affissioni abusive, nuovo ma non originale capitolo
  Giuliano Pisapia. Succedono cose a Milano
  Giuliano Pisapia. Il mio no all'insensato acquisto degli F35
  2014 ultima occasione su Area C e Navigli
  Comuna Baires. Milano: Il vento è cambiato
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy