Con traduzioni in tedesco e italiano di Gian Primo Falappi, Bernadette Hautmann e Marcella Pult, è da poco uscito un interessante volume che ripercorre la storia del Passo dello Spluga. Il libro è stato curato da Georg Jäger, al quale si deve pure l’introduzione sull’importanza storica del valico alpino. Seguono i contributi di Francesco Fedele sulla mobilità umana preistorica intorno allo Spluga, di Guglielmo Scaramellini sui Porti della Valchiavenna dal Medioevo all’Età contemporanea, di Giordano Sterlocchi sulla comunità di Val San Giacomo e la manutenzione delle strade attraverso l’analisi dei suoi documenti, di Hansjürg Gredig sulle mulattiere al passo dello Spluga prima del 1817, di Cristina Pedrana Proh su Carlo Donegani e la strada commerciale dello Spluga, di Paolo Mantovani sulla galleria al passo dello Spluga, di Markus Schmid e Patrick Gartmann sul restauro della galleria (2006-2010), di Kurt Wanner sugli inizi della Via Spluga, di Hanspeter Schneider su un inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera, di Stefan Forster sull’importanza culturale e turistica dell’itinerario dello Spluga e di Denise Dillier sul progetto Via Spluga, per il quale si deve molto a Paolo Raineri.
Valchiavenna
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