luce altra
sillaba dell’anima
suono d’antica alba obliata
a rifulgere ogni istante
col fruscio di stelle
negli anfratti dell’io
nel silenzio dell’incognita terra
arrestarsi tra le cose
e accogliere
nell’aperto orizzonte della meraviglia
gli effluvi del principio.
Piaghe senza sangue
ricevono a notte
il fogliame di bosco
fluitante
su corpi dolenti
ombre
dilaniate dal nulla.
Giuseppina Rando
novembre 2016