Per il mio compleanno
Bianca neve che sorridi da cime
alte e solitarie,
cristallo tra celesti note e varie,
da Voi esultanti rime.
Novembre il mio natale,
più ricco di contrasti,
di penuria e di fasti,
forte pietra e come la foglia frale,
che ci dona l'addio,
di passero il pio pio.
Ogni anno colgo il frutto più prezioso
il tempo ed è pure il più gustoso.
Ei a poco a poco mi sottrae la vita,
cadono i capelli, cadono i denti,
meno vigor, sogni crescon ridenti
da natura che si svela fiorita.
Presto sarò nell'Averno
pure mi sento Eterno
di piacer e di dolor,
bramo esser pazzo d'amor.
La melliflua poesia
del piccolo e del grande analogia.
Spigolare è il mese
castagne le sorprese.
Adriano Angelini