Sabato , 23 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Obiettivo educazione
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Sandra Chistolini. Per non ripartire da zero dopo il terremoto 
Scuole, bambini e insegnanti una promessa e una speranza
30 ottobre 2016, ore 07:41
30 ottobre 2016, ore 07:41 
30 Ottobre 2016
 

Questa mattina alle 7:40 a Roma abbiamo visto dondolare i lampadari, abbiamo sentito il tintinnio inconfondibile di quelli a goccia, mentre le sedie sulle quali eravamo seduti hanno cominciato a scuoterci come fossimo bambolotti di pezza. Nelle aree nevralgiche del sisma, i cani hanno abbaiato all’unisono poco prima della grande scossa mattutina, mentre nelle zone più interne ho sentito amici raccontare di animali agitati e improvvisamente taciturni. L’effetto sulle persone è stato il sentimento di paura e talvolta la stessa perdita della parola. In Emilia Romagna c’era stata la sensazione di essere risucchiati dalla terra, mentre ora, nel triangolo tremante, Lazio-Marche-Umbria, proviamo il senso dello sballottamento da una parte all’altra.

Gli esperti sentenziano che questa volta la scala Richter segna magnitudo 6.5, anche se alle 7:41 si leggeva in TV magnitudo 7.1. I crolli continuano. Alcuni Sindaci, davanti ai Paesi scomparsi, annunciano che si riparte da zero. Eppure domani, e nei prossimi giorni, a scuola, le maestre dovranno creare una nuova lezione sul terremoto. La cultura ha sedimentato e continua nonostante tutto.

Gli studi internazionali in tema di educazione e disastri naturali sono innumerevoli e gli spunti non mancano. Yamazumi Katsuhiro della Kansai University ha scritto un articolo dal titolo significativo “Inexpressible Memories and Learning for Reconstruction: Between the Major Eearthquake Disasters in Postwar in Japan”, in Educational Studies in Japan: International Yearbook, 7/2013. Sono presentati progetti interessanti che noi potremmo ben riprendere ed estendere alle nostre realtà. Ne citiamo tre, conosciuti come activity theory, rappresentativi di una ottima combinazione di volontà ed ingegno, appunto per ricominciare attivamente con quell’entusiasmo che non ci deve mai abbandonare e di cui i bambini sanno essere ottimi depositari, protagonisti consapevoli della memoria.

Il primo progetto si chiama Walking the suffered areas, riguarda il lavoro di docenti e bambini sulla sicurezza delle persone e dei luoghi subito dopo il terremoto e lo tsunami, si occupa anche della ricerca di ripari e di spazi nei quali riaprire le scuole per la ripresa delle attività quotidiane di insegnamento. L’impegno consiste nell’elaborazione comune delle esperienze del terremoto che talvolta hanno compromesso anche la salute mentale e nella creazione di innovazioni educative per la ricostruzione. Si sopravvive al disastro e si porta con sé la memoria di quella tremenda esperienza che non permetterà mai di vivere come prima. Questo non significa che la vita sarà peggiore, anzi si comprende che c’è stato un valore nuovo nella propria esistenza costituito dalla forza e dalla determinazione, è come se si fosse appresa una padronanza del rischio, precedentemente sconosciuta.

Il secondo progetto, denominato Telling earthquake stories, è stato condotto in una scuola elementare, divenuta riparo per coloro che avevano perduto tutto. Dal 2004 la Seido Elementary School, nella Hyogo Prefecture, ogni anno ricorda il terremoto attraverso una cerimonia commemorativa nella quale c’è l’opportunità di ripensare a come la vita può essere pesante e dolorosa. Durante il decimo anniversario, i bambini stessi hanno dialogato con il terremoto, non come esperienza personale ma come conoscenza di che cosa è stato fatto nella comunità ed hanno scritto temi focalizzando quello che hanno imparato dalla ricostruzione dopo il disastro. I bambini senza esperienza diretta invitano a parlare testimoni privilegiati che erano nella scuola quando il terremoto è avvenuto, conducono interviste presso le famiglie che hanno perduto i bambini durante il disastro, interrogano i vigili del fuoco e i funzionari che erano stati presenti all’evento. In tal modo, insegnanti e bambini creano un contesto integrato di apprendimento, escono dall’idea di una pedagogia incapsulata nella classe e si aprono allo scambio attivo con la comunità e le organizzazioni esterne, comprendono e definiscono problemi della vita reale.

Il terzo progetto, intitolato Education for Sustainable Development (ESD), si basa sull’apprendimento delle risposte migliori da offrire in manuali e in testi scolastici studiando le azioni collettive più opportune in caso di disastro naturale. Si individuano strumenti (simboli, materiali, parole, concetti, modelli, idee, concezioni, tecnologie) e si coinvolgono persone della comunità, delle organizzazioni e delle istituzioni proponendo scambi tra l’interno e l’esterno della classe. Il modello scuola tradizionale si espande fino a comprendere, nel curricolo e nell’apprendimento, l’indagine sui problemi sociali reali così da saper prefigurare la vita futura, lavorando sui nodi dell’innovazione e dell’immaginazione creativa. Il nuovo paradigma intende trasformare la scuola da luogo chiuso monodimensionale con “spazio funzionale” a luogo aperto multidimensionale con “spazio significativo”.

Dopo il 24 agosto 2016 alcune studentesse dell’Università Roma Tre del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria si sono immediatamente organizzate per progettare ed andare nei luoghi del terremoto, offrendo competenza, supporto, vicinanza, collaborazione ad insegnanti ed alunni. Stabiliti i collegamenti con autorità e rappresentanze locali, varato il Progetto Scuola Amatrice, Hope: in rotta verso il futuro, il gruppo sta conducendo una azione pedagogica di grande rilevanza i cui risultati concreti saranno una forte testimonianza di interazione umana proprio per mettere mano al primo mattone della ricostruzione. Dal punto di vista scientifico, un evidente filo rosso raccorda il cosiddetto Multiple Interaction Team Education, sperimentato da anni nei corsi di pedagogia generale di Roma Tre, ed inteso a creare conoscenza tramite l’interazione significativa, con la activity theory divulgata negli studi giapponesi.

 

Approfondimenti: Le fotografie allegate sono dei quadri realizzati da ragazzi e ragazze di Amatrice, Accumoli, Acquasanta, Arquata del Tronto e delle zone limitrofe insieme all’artista Angelo Bellobono. Mostra Io sono futuro, Rome Art Week, 24-29.10.2016, Galleria Emmeotto, Palazzo Taverna, Roma.

 

Sandra Chistolini

 

 

Precedenti

Sandra Chistolini, “Pedagogia e disastri naturali. Un progetto su scuola e educazione nell’Emilia del terremoto”, in Tellusfolio, 18/08/2012


Foto allegate

Articoli correlati

  Asmae Dachan. Terremoto, qui Siria: «Dopo 12 anni di guerra, una catastrofe consumata in un minuto»
  Lidia Menapace. Insisto
  Primo Mastrantoni. Terremoto in Calabria e il Ponte sullo Stretto
  Terremoto Emilia. Coldiretti: una mail per salvare il parmigiano “terremotato”
  La terra trema ancora in Italia, ma non abbiamo imparato nessuna lezione
  Vetrina/ Roberto Malini. Silenzio
  Annullata la parata del 2 giugno (1976)
  Grazia Musumeci. Terremoto: Bravi gli emiliani, ma non dimentichiamo L'Aquila
  Primo Mastrantoni. Terremoto in Emilia e festa della Repubblica
  Terremoto. Inagibile l'ospedale di Amatrice
  Vincenzo Donvito. Danni da terremoto. Consentiti i rimborsi dello Stato
  Grazia Musumeci. La “follia da terremoto”, alimentata da un giornalismo malato
  Sandra Chistolini. PEDAGOGIA E DISASTRI NATURALI
  Terremoto. Testimonianza e auspici fiorentini
  Valter Vecellio. Terremoto. Imprevedibile, certo. Ma…
  Vetrina/ Enrico Crucianelli. Come una stanza dopo la festa notturna...
  Lidia Menapace. Due politiche differenti, non incompatibili
  Sandra Chistolini. La maestra che raccontava il terremoto con le parole dei bambini
  Sismografo italiano
  Terremoto: la società civile deve restare vigile nel tempo
  Lidia Menapace. Terremoti
  Grazia Musumeci. Il terremoto umano distrugge a distanza
  Lucio Garofalo. Non sarà Casamicciola, ma non sot­to­va­lu­tia­mo il terremoto di Ischia
  Tre anni dopo, Giampilieri rinasce dal fango
  Asmae Dachan. Il terremoto, come la guerra
  Grazia Musumeci. Siamo noi che non vogliamo più saperne
  Vetrina/ Luigi Fioravanti. Non dimentichiamo i terremotati!
  Sandra Chistolini. L’Asilo nel bosco
  Sandra Chistolini. Arte e cultura nei Cincet della Valtellina
  Sandra Chistolini. Gli adolescenti e la tolleranza nel mondo della post-verità
  La Valtellina al Maker Faire Rome 2023 con il Progetto sul Palazzo del Podestà di Caspano
  Estate 2023. Visite culturali al Palazzo del Podestà di Caspano
  Sandra Chistolini. Conoscenza e sperimentazione delle discipline
  Sandra Chistolini. Il Palazzo del Podestà di Caspano
  Sandra Chistolini. In acqua vestite durante la lezione di educazione fisica
  Sandra Chistolini. Camminare educando all’identità europea
  Sandra Chistolini. Il Palazzo del Podestà di Caspano in Lombardia MDLX
  Sandra Chistolini. Scuola con il “vademecum” senza “lockdown”
  Sandra Chistolini. “La Regina e gli insorti” di Ugo Betti in scena a Roma
  Sandra Chistolini. Collezioni pedagogiche e cultura materiale
  Sandra Chistolini. La bomba e la grande muraglia del Palazzo del Podestà di Caspano
  Sandra Chistolini. Madre Teresa di Calcutta
  Sandra Chistolini. Un appello per la ricerca delle immagini dell’affresco
  Sandra Chistolini e Alexander Ruiz Silva. Cittadinanza al bivio tra forma e sostanza nella formazione politica dei giovani
  Sandra Chistolini. Bambini non accompagnati in America e in Europa
  Iniziative per il restauro della Cappelletta di San Bello a Campovico di Morbegno
  Sandra Chistolini. Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell’infanzia all’aperto
  Sandra Chistolini. Il Palazzo del Podestà di Caspano compie 462 anni tra arte e cultura
  Sandra Chistolini. Bambini migranti e minori non accompagnati (II)
  Sandra Chistolini. Il Progetto “Decoding the Disciplines”
  Sandra Chistolini. Le Scuole raccontano con arte e cultura il Palazzo del Podestà di Caspano
  Sandra Chistolini. La Fattoria pedagogica di Lisbona
  Sandra Chistolini. Piccole vittime da proteggere
  Sandra Chistolini. Mostra pedagogica sul Palazzo del Podestà di Caspano
  Sandra Chistolini. Cronaca della giornata FAI Scuola a Caspano
  In libreria/ Sandra Chistolini. Parole in poesia
  Sandra Chistolini. La pedagogia steineriana in Italia
  Sandra Chistolini. Maker Faire Rome 2024 sta per cominciare
  Dazio. “Poesia fra musica e arte”, un successo
  Sandra Chistolini. “Il nonno di Caspano alla nipote in America 1946-1951”
  Sandra Chistolini. Il messaggio pubblico contro la violenza alla persona, alle donne, ai bambini
  Sandra Chistolini. Big Hope 2 a Liverpool
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy