Alle 10 di notte – sicuramente
perché è giovedì – Lei
sta rientrando dal lavoro: cammina
verso la sua casa tra la neve
[o il suo preludio, molto
ben coperta, arrossata
per il freddo.
Alle 10:15 arriva, apre il cancello, si scuote
[la neve
o il gelo per lo meno, oltrepassa
tre porte prima di arrivare alla sua abitazione
dove si spoglia, si veste
nuovamente, accende
la lampadina – azzurra –, si corica,
si mette dentro il sacco a pelo,
apre un libro, comincia
a leggere, alle 10:30 di notte. Cioè,
alle 4:30 di sera, quando Lui
sudato, debilitato dal caldo,
senza camicia
mette il punto finale alla poesia
che cominciò a scrivere per Lei
alle 4 di sera, vale a dire,
alle 10 di notte, quando
Lei
rientrava dal lavoro, tra la neve
e il freddo.
Febbraio del 1983
Félix Luis Viera
Traduzione di Gordiano Lupi