Nisannu è ‘aprile’ babilonese, ebraico nisan, sumeriano bar-azag-gar secondo Giovanni Schiaparelli, Scritti sulla storia della astronomia antica, Tomo I: 9, 56, Mimesis, Milano (l’astronomo Schiaparelli, nome ravvivato questa settimana dalla sonda finita su Marte).
Era il primo mese dell’anno, in seguito alla rivoluzione degli equinozi attuata dai sacerdoti di Marduck, che tolsero il primato zumero alla festa di Capodanno zumera Kar Mur, vel Zag Mu(-k), che veniva celebrata in Ottobre-Novembre (recte in Novembre, che la precessione degli equinozi fece slittare in Ottobre).
Che importanza ha il nome Nis-annu?
Coniuga ‘annu’, latino anno, zumero an+nu (perché a me mancano riscontri specifici isolati eccetto an-nu-gi-a vel a2-nu-gi4-a, irresistable) con zumero nis:
nis, nes
twenty (ni2, ‘self, body’, + as, ‘one [finger, toe]’).
Dunque, Nisannu babilonese è il Capodanno babilonese, e religioso ebraico Nisan al tempo di Gesù, la Pasqua.
I babilonesi ricombinarono due sumero-grammi fondamentali che lo studio etimologico può conservare per falsificare ogni ricostruzione linguistica parziale.
Anno latino dovrebbe far ripetere l’anno nel proprio studio personale a tutti gli insegnanti che ignorano Nisannu.
Carlo Forin