È di questi giorni la notizia, diffusa da quotidiani e da numerosi siti web, circa l’avanzamento della legge sui minori stranieri non accompagnati. Si tratta della Proposta di legge: Zampa ed altri: “Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” (1658).
Basta leggere alcuni degli emendamenti presentati presso la I Commissione della Camera (Affari costituzionali) il 5/10/2016 per comprendere il ritardo che stiamo vivendo in termini di assistenza e tutela dell'infanzia, disattendendo quell'interesse superiore del bambino, della bambina, che tutti menzionano.
La Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge 176/1991, compie un passo decisivo in materia di concezione del bambino e della bambina. Si scrive infatti nel preambolo che “l'infanzia ha diritto ad un aiuto e ad un'assistenza particolari” e si conclude, sempre nel preambolo, dicendo che la cooperazione internazionale è importante “per il miglioramento delle condizioni di vita dei fanciulli di tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di sviluppo”. Proseguendo la lettura del testo, citato in sede giuridica, al primo posto nella ricognizione della normativa internazionale di carattere primario, arriviamo all'articolo 3 nel quale si precisa come: “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”. Qui si apre una vasta letteratura che cerca di far luce sull'interesse superiore, specificandolo come “migliore”, the best in originale, ed andando ad esplorare che cosa significhi veramente dare protezione, cure necessarie, benessere. Inevitabilmente si confluisce nell'ambito delle questioni della sicurezza, della salute e del controllo. Quello che sembra allontanarci dal chiaro ed esplicito riferimento legislativo è la contestualizzazione della problematica sulla quale si concentra la nuova proposta di legge. Quest'ultima, salutata come una apertura delle frontiere, contro l'abbandono dell'accompagnamento, contiene quasi la denuncia implicita di quello che deve essere predisposto in favore dei minori. Le lista delle emergenze, ovvero dei principi da rispettare, è pronta e compare negli emendamenti: il responsabile della struttura di accoglienza potrebbe procedere, anche senza essere tutore del minore, con le pratiche riguardarti il permesso di soggiorno, la protezione internazionale, l'ammissione al servizio sanitario nazionale; le strutture di riferimento sono le comunità di minori; va osservata la separatezza dagli adulti; si procede all'identificazione in al massimo dieci giorni ed il trattenimento presso le strutture medesime di prima accoglienza non dovrebbe più superare i trenta giorni; si l'adozione di misure da parte delle istituzioni scolastiche e delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni per “l'assolvimento dell'obbligo scolastico e formativo da parte dei minori, anche mediante convenzioni volte a promuovere specifici programmi di apprendistato (art. 14)”. Una serie di obblighi e nuovi comportamenti sui quali si confida per migliorare il sistema dell'accoglienza. L'innovazione, che probabilmente riscuoterebbe un encomio generale in sede europea, consiste anche nella istituzione del sistema informativo nazionale dei minori stranieri e non accompagnati presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Le diverse migliaia di minori provenienti da Egitto, Gambia, Albania, Eritrea e da altri Paesi, per un totale di 13.862 unità, al 31/08/2016 di cui il 94,3% maschi e il 5,7% femmine, allarmano sia per l'incremento, di per sé inarrestabile, sia per la situazione di rischio. Più fonti riferiscono sullo stato di vulnerabilità, di assorbimento nelle maglie della criminalità e della tratta con forti interrogativi circa la capacità tempestiva delle strutture di accoglienza di arginare e prevenire il processo di dispersione. I minori che arrivano in Sicilia e in Lombardia, rispettivamente presenti e censiti 41,5% e 7,2% al 31/08/2016, sono minori stranieri non accompagnati che possono restare senza accompagnamento e che possono diventare irreperibili. Sono irreperibili i minori stranieri non accompagnati per i quali le autorità competenti segnalano l'allontanamento alla Direzione Generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La revisione del “sistema” di accoglienza, nella sua interezza, richiede una certa dose di lungimiranza, imparando da chi può forse insegnare qualcosa per lo snellimento delle procedure, per riconoscere dignità alla persona umana, per aprire a nuove possibilità di condivisione del problema con chi potrebbe di fatto aiutare. Non pochi tutori volontari aspettano di essere chiamati per dare il proprio contributo, sensibili per professione e soprattutto perché possono tendere la mano per accompagnare ragazzi e ragazze che stanno cominciando il loro ingresso nel mondo. Sono minori che devono poter avere accanto il volto amico di un adulto responsabile con il quale disegnare il percorso di vita più adatto rispetto a quelle aspirazioni umane di crescita e sviluppo che hanno bisogno, prima di tutto, di essere manifestate, di esprimersi, per poi diventare promessa esistenziale ed impegno sociale.
Di recente il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'Interno, Autorità responsabile del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 ha diffuso l'Avviso pubblico per la presentazione di progetti Obiettivo Specifico 1 - Obiettivo nazionale 1 – lett. e) - “Potenziamento della capacità ricettiva del sistema di seconda accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)” intesi a rendere disponibili altri posti per i minori stranieri, con particolare attenzione ai MSNA che vivono circostanze differenziate di fragilità, perseguendo l'obiettivo di garantire quella accoglienza che sia in grado di condurre verso l'autonomia del ragazzo e della ragazza, con una sana inclusione nel tessuto sociale del territorio.
Si comprende come diventi sempre più urgente far corrispondere al dettato legislativo l'investimento pedagogico che possa guidare il minore verso la definizione di validi orizzonti di senso. La strada in salita va percorsa senza titubanza.
Approfondimenti: Nota informativa Camera dei Deputati
Sandra Chistolini
Nota tabella illustrazione
Per 'irreperibili' si intendono i minori stranieri non accompagnati per i quali è stato segnalato dalle autorità competenti alla Direzione Generale immigrazione un allontanamento.