In relazione allo sciopero della fame in corso da parte della maggioranza dei detenuti nel carcere di Sondrio, a sostegno delle proprie richieste rivolte all'Amministrazione penitenziaria regionale ed al Tribunale di sorveglianza, Gianfranco Camero di Radicali Sondrio ha dichiarato:
«I segnali di forte disagio erano chiari da diversi mesi ed era quindi prevedibile che si potesse arrivare a questa situazione apertamente conflittuale. Le dimissioni nel marzo scorso del Garante dei detenuti, Francesco Racchetti, che denunciava l'impossibilità di esercitare la sua funzione (peraltro sostenuto in questo senso dalle organizzazioni di volontariato nel carcere) rappresentava un campanello d'allarme.
Sul Consiglio comunale sondriese che pure, in modo quasi unanime, ha espresso allora apprezzamento per la figura del Garante, sembra poi aver prevalso la posizione del Sindaco Molteni che, senza chiedere conto alla Direttrice della Casa circondariale di comportamenti che hanno portato all'allontanamento persino delle Dame di S. Vincenzo, ha preferito lasciare che le acque si calmassero per bandire il concorso per la nomina di un nuovo Garante. Forse nella speranza di trovare qualcuno più “conciliante”».
«Nel sostenere le pacifiche rivendicazioni espresse dai detenuti», ha concluso l'esponente radicale, «ci associamo nel ribadire quale sia il nodo del problema, sollecitando le autorità competenti ad affrontare con coraggio la questione, prima che la situazione possa degenerare».
Radicali Sondrio