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TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni | | | | | | Roberto Malini. Il 25 settembre 1903 è nato Mark Rothko, il pittore delle “strisce” | | 25 Settembre 2016
Il 25 settembre 1903 è nato in una famiglia ebraica di Dvinsk, in Russia, Markus Yakovlevich Rotkovich, che cambierà il suo nome in Mark Rothko. La critica considera l’artista come “espressionista astratto”, nonostante Rothko non abbia mai aderito al movimento. Durante la prima infanzia, prima che la famiglia emigrasse negli Stati Uniti, ha risentito dell’antisemitismo che divampava nel suo paese: una sensazione di discriminazione e paura che lo accompagnerà per tutta la vita. Non a caso, nel 1940 ha cambiato il suo nome ebraico in quello meno riconoscibile con cui è diventato celebre. La principali fonti di ispirazioni di Rothko erano l’arte primitiva e quella dei bambini: una striscia verde, marrone o grigia: la terra; una striscia blu o turchese: il mare; una striscia azzurra: il cielo; una striscia nera: la notte. E poi le strisce dei sentimenti, quelle delle emozioni e quelle dell’ineffabile. Ogni cosa rappresentata nella sua essenza: “Voglio essere intimo e umano,” ha detto l’artista per definire il suo progetto d’arte. Un giorno, all’inizio degli anni 1970, i colori del mondo hanno abbandonato l’animo del pittore, lasciando posto a due soli campi (o strisce): il grigio e il nero. Il 25 febbraio di quell’anno il suo assistente Oliver Steindecker l’ha trovato senza vita, in una pozza di sangue. Si era tagliato le vene. L’autopsia ha rivelato un’overdose di farmaci antidepressivi.
Roberto Malini | | Foto allegate
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