Riferisco l’articolo di Riccardo Ruggeri – che potete trovare in internet, dove ho apprezzato la lode a Carlo Azeglio Ciampi (cfr. “Brioche & Cappuccino” del 18/09/2016) – apparso nel numero 2 de La Verità del 21 settembre 2016: 9: Il nuovo lavoro degli italiani: fare i secondini degli immigrati.
Non si tratta della solita solfa xenofoba, ma dell’osservazione asettica della situazione italiana.
L’Europa alza muri mentre l’Italia continua a ricevere.
«A Bratislava non hanno affrontato il problema dei migranti, confermando de facto la strategia dei muri, chiudendosi ognuno dentro i propri confini terrestri, lasciando aperti solo i pertugi del mare libico, consegnando così, implicitamente, il cerino acceso all’Italia. Giustamente Matteo Renzi si è irritato». Il senso generale dell’articolo riferisce che le preoccupazioni elettorali dei Paesi europei abbracciano le paure dei cittadini e lasciano l’Italia (e la Grecia, aggiungerei, dove 60.000 migranti sono fermi) a fare il lavoro dei carcerieri di coloro che non sono né dentro né fuori dall’Europa. 250.000 sono, secondo l’Onu, nei pressi della Libia in fase di abbandono dell’Africa.
A parer mio è urgente sollevare il problema della definizione della cittadinanza europea insieme con un’azione effettiva di investimento di risorse europee nei Paesi africani che collaborano ed una penalizzazione monetaria dei Paesi europei che non ricevono migranti. Queste multe sono state ipotizzate e non sono state applicate.
L’Europa di 500.000 di abitanti sta crepando nelle mani di leader piccolissimi incapaci di adottare risoluzioni.
Carlo Forin