Il tempo è una categoria della mente, come ci ha insegnato sant’Agostino, celebrato domenica 28: ciò che è passato è passato, il futuro ha da venire, il presente è ciò che esiste, il solo vero
Stamani, alle sette (prima non aprono) sono entrato in “Hostaria dal vento”, in piazza Giovanni Paolo I di Ceneda, ed ho letto “Un ponte per volare nel vento” di Giampaolo Visetti su la Repubblica a pag. 26-27. L’opera di cristallo è in Cina, nello Hunan, poco lontano dal villaggio Shaoshan dove nacque Mao Zedong, morto il 9 settembre 1976.
Sono passati quarant’anni! Allora, ballavamo la febbre del sabato sera, da qualche anno avevamo smesso di gridare la Cina è vicina; oggi, abbiamo l’Inter ed il Milan diventati cinesi. Sarete d’accordo, immagino: il ponte nel tempo è la memoria. La matta di casa può fare brutti scherzi ed è reale come le cose che non sono più.
Lo scherzo più beffardo? La parola memoria it. è uguale alla parola lat. memoria ed incontra i grafi zumeri me.mu.ri.a, ‘seme (a) in cammino (-ri-) di mu e me’.
Che cosa sono ‘mu’ e ‘me’?
mu
n., name; word; year – where the words that follow could be a year formula; line of a tablet, entry; oath; renown, reputation, fame (cf., gu10 -kin, kig2, message) [MU, archaic frequency].
v., to name, to speak (cf., mug -chisel-).
Prep., because; to; toward; in.
Emesal dialect for gis/ges. Also with additional Emesal meanings: sky; instructions; fire; house; great. Also Emesal dialect form for gis2,3/ges2,3/us, man, male, penis.1
mer(2), mir(2)
n., storm wind; violent storm; north (wind); long side of rectangular field inscribed on round tablet; anger; belt, girdle; an encircling snake (var. of gur3, cf., gur21) (me3, 7, 9, 11, ‘battle’, + to flow) [MER archaic frequency].
v., to blow fiercely; to get angry.
Adj., fierce, angry, furious; northern.2
Avrete visto come io sia stato obbligato a proporvi i grafi mer- anziché me-er, ovvero il ‘vento ed il suo cammino’ uniti. È un problema antico? È, soprattutto, un problema moderno. Sono incapaci di dare del tu al dio Vento mentre gli antichi erano in grado:
tu
to interfere (cf., tud and tur5) [TU archaic frequency].3
tu15
(cf., tumu –wind-).4
tu15…mer
to be windy (‘wind’ + ‘storm wind’).4
I moderni faticano a riconoscere il vento, tu, unito con la sua parola creativa, mu:
tumu, tum9, tu15 [IM]
wind; cardinal point, direction (ta, ‘from’, + mu2, ‘to blow’).5
tumu-
(cf., tu15-).5
tumu2,3
(cf., tum2,3).5
tumu4
(cf., tum4).5
Improvvisamente, tum, potete riconoscere ciò che era visto 4.000 anni fa!
L’opera materiale del ponte nel vento è stata inaugurata il 20 settembre 2016; è dedicata al Grande Timoniere (Mao). «La sua rivoluzione rossa imponeva ai compagni di “superare le montagne”», parole dell’articolo. «Gli eredi lo prendono ancora alla lettera». Il ponte unisce due picchi lontani 430 metri e scavalca una valle profonda 300 metri con un nastro di cristallo largo 6 metri che dà ai passanti l’ebbrezza di camminare sospesi nel vento.
Adesso veniamo allo scherzo della memoria fatto nel tempo sul ponte:
dirig, diri, dir [SI.A]
n., bridge.6
Questo sopra è il ponte, non riconosciuto dai sumerologhi come Dio, di, e ‘dio attivo’, dir. Questo perché non vedono eme-ghir, lingua
eme – gir15/gi7
Sumerian language (‘tongue’ + ‘native’).7
come ‘giro del me’, semplicemente. Vogliamo guardare la divinità dall’altra parte del ponte?:
digir, dingir
god, deity; determinative for divine beings (di, ‘decision’, + gar, ‘to deliver’ –meglio: di, dio, gir, ‘fuoco, luce, g, andare, via, -ir’ e di, dio, in, entra, gir, fuoco andare; il dio può andare senza entrare ad indeizzare, digir, e può andare dentro nell’animizzato per portare il suo me, la sua parola)8
Al diffidente propongo anche il dio vento, tu15, all’inizio di digir in modo da riattraversare il ponte dirig da solo!:
tu15…dirig
(cf., ni2…dirig).9
Carlo Forin
1 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 176.
2 Diz. Halloran: 174.
3 John Alan Halloran, op. cit.: 277.
4 Ivi: 278.
5 Ivi: 282.
6 Ivi: 43.
7 Ivi: 60.
8 Ivi: 43.
9 Ivi: 278.