Fiaccolata a sostegno del diritto
di Piergiorgio Welby a morire senza ulteriore sofferenza
Sabato 2 dicembre 2006
ore 19:30
Milano, Piazza del Duomo
Sull'eutanasia, la decisione finale deve spettare, come nel caso di Piergiorgio Welby, all'individuo che ne fa richiesta.
L'appello di Piergiorgio per il diritto a mettere fine a una vita che, a suo lucido, cosciente e, dunque, insindacabile giudizio non è più vivibile, non può essere disatteso. L'utilizzo di artifizi burocratici per nascondere una contrarietà ideologica e illiberale rappresenta un'ulteriore irrisione e un accanimento nei confronti di una sofferenza fortissima e insopportabile.
La negazione del diritto di morire "in pace" di Piergiorgio Welby cela anche altre mancanze legate soprattutto a gravi inadempienze nei confronti di quanti soffrono senza speranza. Infatti, il mancato controllo del dolore e di tutti gli altri sintomi che provocano sofferenza fisica ed emozionale, in ogni fase della malattia, con il coinvolgimento non solo del malato ma anche dei familiari, può essere alla base della richiesta di eutanasia.
In Italia dei 180.000 pazienti che muoiono di cancro solo il 20% usufruisce di adeguate terapie per il dolore.
Tra i principali motivi del ritardo italiano vi è quello di una grande riluttanza a prescrivere gli oppioidi analgesici per il timore di sviluppare dipendenza, mentre è scientificamente provato che la dipendenza, in questi casi, è un evento estremamente raro.
Ma vi è anche un'altra difficoltà che può e deve essere affrontata dal Governo, già nell'ambito della Finanziaria 2007 e dalle Regioni. Sia con il finanziamento di moderni Reparti per la Terapia contro il Dolore, sia intervenendo sui costi dei farmaci. Soprattutto, infatti, nelle fasi non terminali, i farmaci analgesici, spesso costosi, oltre che non facilmente reperibili, non sono completamente rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale.
Aiutiamo chi vuole continuare a vivere mettendolo nelle condizioni di non soffrire e aiutiamo chi, come Piergiorgio, non ritiene più che la sua vita sia degna di essere vissuta.
Marco Cappato, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, al nono giorno di sciopero della fame ha dichiarato: «Con lo sciopero della fame in corso chiediamo risposte alle domande di Welby, sia sulla tortura che sta subendo che sul ritardo intollerabile nella nomina del Comitato Nazionale di Bioetica. Prendiamo atto che, finora, non abbiamo trovato un medico che, nel caos legislativo e giurisprudenziale italiano, si assuma la responsabilità di interrompere un violento accanimento».
Saranno con noi alla fiaccolata:
Maria Antonietta Coscioni, Paolo Pillitteri, Giulio Cossu, Alessandro Cecchi Paone, Sergio Scalpelli, Giancarlo Pagliarini, Marco Vitale, Attilio Schemmari
Aderiscono:
Ass. Radicale Enzo Tortora, Radicali Italiani, Club Porto Franco, Più 39 Associazione di Idee, Federaz. Prov. SDI, Fondazione Saragat, FGS, Ass. PER la Rosa nel Pugno
Il corteo partirà da Piazza Duomo e si snoderà lungo Via Mercanti – Piazza Cordusio – Via Dante – L.go Cairoli, per concludersi in Piazza Castello
INFO – Nathalie Pisano, 320 9722843
Vi ricordiamo che sabato 2 dicembre 2006, a partire dalle ore 9:45, si terrà a Milano, nella sede di Corso di Porta Vigentina 15/a,l'assemblea annuale dell'Associazione radicale Enzo Tortora. Vi aspettiamo numerosi!!!
Associazione Radicale Enzo Tortora
Corso di Porta Vigentina 15A - Milano
Tel. 02 58314049 - Fax 02 58314123
Tutti gli aggiornamenti su: www.radicalimilano.it