5 agenti uccisi e 7 feriti a Dallas (Usa), durante la manifestazione di protesta contro le violenze e gli abusi delle forze dell’ordine, dopo l’uccisione di due afroamericani da parte di uomini in divisa. La tensione fra la comunità afroamericana e le forze di polizia è sempre più forte. Obama invita i cittadini americani a non alimentare l’odio: “La violenza delle forze dell'ordine è problema di tutti, non solo di neri e ispanici”. Il presidente ha ragione ed è auspicabile che le sue raccomandazioni siano accolte. Troppi agenti di pubblica sicurezza non sono preparati al compito che svolgono e vivono in una dimensione al confine fra paranoia e narcisismo. Provano vergogna per la propria natura aggressiva e per i propri deliri di onnipotenza, tanto che li rifiutano, trasferendoli alla società che si muove intorno a loro. Vedono ovunque turbamenti nell'ordine sociale e sviluppano un codice rigoroso, di cui avvertono una responsabilità insopportabile, che li avvolge come una seconda pelle. Una condizione di pressione che può trasformarsi in violenza in qualsiasi momento.

Roberto Malini