In luglio i mille soci del Centro di studi storici valchiavennaschi riceveranno a casa il Clavenna n. 54, volume contenente una quindicina di articoli incentrati sulla storia e l’arte della Valchiavenna, oltre all’attività svolta dall’associazione nel 2015.
In questo numero del Clavenna Mario Longatti si sofferma sulla storia di Novate Mezzola e Verceia tra il XIII e il XVI secolo, Lothar Deplazes parla di Chiavenna nella lotta tra il Papato e Milano verso la fine del Trecento, Francesco Palazzi Trivelli ripercorre le vicende del pittore Benedetto Mordaci e i suoi ascendenti di Prata, Valerio Giorgetta parla di esorcisti, magia e stregoneria in Valchiavenna, Paolo Rotticci sull’architettura rodariana a Chiavenna. Negli articoli successivi Annalisa Bonfanti indaga sull’autore degli affreschi cinquecenteschi nell’ex chiesa di Sant’Antonio a Chiavenna, Guido Scaramellini sul santuario di Loreto a Chiavenna, Rita Pellegrini su alcuni argenti napoletani in Valchiavenna e Renato Dolci sugli ordini di Uschione del 1613. Negli altri studi Germano Caccamo parla della parrocchia di Villa di Chiavenna e i cattolici bregagliotti, Marino Balatti sui coscritti nella Valchiavenna del lombardo-veneto, Anna Lisa Castangia sulle biblioteche popolari e circolanti a Chiavenna dopo l’Unità d’Italia, Cristian Copes sulla morte in guerra nel 1915 del tenente degli alpini Pier Giacinto Paribelli di Chiavenna, Enrica Guanella sul progetto della filovia dello Spluga del principio del Novecento e Massimiliano Cossi sugli ultimi giorni di don Luigi Guanella a Como. Negli ultimi contributi Roberto Gariboldi parla del monumento ai caduti di Chiavenna, Fabio Longoni si sofferma su un Gadola e la capitolazione della città di Gotha nel 1945, Luca Marazzi ripercorre la storia di un documento di Luchino Visconti in cui parla di Chiavenna, mentre don Remo Bracchi si sofferma sul dialetto di Novate Mezzola.
Quest’anno l’assemblea annuale dei soci si terrà domenica 4 settembre nell’ex chiesa di San Cassiano, con inizio alle ore 10:45 dopo la messa celebrata nella parrocchiale. Durante l’assemblea, dopo la relazione morale del presidente Guido Scaramellini (foto) e quella finanziaria di Cristian Copes, terranno delle relazioni Giuseppe Falcinella sulla storia di San Cassiano, Giordano Sterlocchi sull’origine del comune di Prata e Marino Balatti sull’urbanistica locale.
Terminata l’assemblea il pranzo sarà servito al ristorante “La Contea” di San Cassiano. Nel pomeriggio si terranno visite guidate al mulino di Giulio Fallini in via al Piano, alla chiesa parrocchiale, al dipinto seicentesco in sacrestia, già pala nella chiesa precedente, all’affresco luinesco su casa privata, al campanile della prima chiesa esistente nel XII secolo e alla località di Malaguardia, dove si vedranno una interessante casa quattrocentesca e il luogo dove nel 1820 sorgeva l’ospedale per i malati di tifo.
Centro di studi storici valchiavennaschi