Engadina anni Settanta. Pablo Flores, un ragazzino figlio di immigrati italiani in Svizzera, scopre per caso il fascino irresistibile del tango nei sotterranei del Grand Hotel, dove conosce Maria, una ragazzina baciata dal genio del ballo argentino. Sarà lei, con il giovane e irruente suonatore di bandoneón Alejandro, a introdurre Pablo nelle magie e nella ritualità del tango. Da questo incontro iniziatico prende il via una storia incredibile che da un piccolo villaggio romagnolo ci porta nel Sud America e poi di nuovo in Svizzera. Quando il protagonista adolescente dovrà lasciare l’Engadina e i suoi amici argentini, l’incanto sembra andare in frantumi. Ma a questo punto salta fuori dalla memoria un altro suonatore di bandoneón: l’avventuriero Ermanno Guidi, nonno di Pablo. Il quale, nel tentativo ostinato di diventare un divo del tango, deciderà di mettersi sulle tracce di Ermanno e del suo bandoneón. Questo viaggio verso le origini farà affiorare la vera personalità del nonno, il suo legame con Che Guevara e il suo anelito rivoluzionario.
Il suonatore di bandoneón è un romanzo picaresco, giocato sulla levità, sull’ironia e su continui colpi di scena che da un passato mitico catapultano il protagonista nella squallida e complicata vita di provincia accanto alla sua ex moglie Nadja e una piccola figlia, per farlo rimbalzare di nuovo verso un amore possibile e soprattutto verso il sogno di liberazione e di civiltà incarnato dal tango, vera e propria filosofia di vita. Un libro che sposa lo humour sentimentale e ribelle di Soriano e le invenzioni leggere di Baricco.
Collana “La salamandra”
Formanto 13 x 21 cm, 272 pp.
Casagrande, Svizzera italiana, 2006
16 Euro
Vincenzo Todisco, nato nel 1964, vive a Rhäzüns, nei Grigioni. Con Casagrande ha pubblicato il romanzo Quasi un western (2003).