Sabato 18 giugno abbiamo osservato la lettura zumera del nome di Aram, capostipite degli Aramei, eponimo della lingua aramaica.
Io ringrazio il Gran Giocattolaio che mi ha suggerito il passo tratto da Numeri per supportare il tema Aram, come riferisco di nuovo:
visto il passo biblico di Numeri 23, 7
Proferendo, allora il suo carme [Balaam] disse:
Da Aram mi ha condotto mi ha condotto Balac,
dai monti dell’Oriente il re di Moab:
– Vieni, maledicimi Giacobbe;
vieni, maledicimi Israele.
concludevo il ragionamento su Aram:
Dunque, è esatto l’etimo di Wikipedia!: il divinatore Balaam –che venga (am) Ba-al– veniva da Aram.
am En, ‘che venga il Signore’, da Ar-am, altura tra il Tigri e l’Eufrate.
L’informazione –il divinatore Balaam significa: che venga (am) Ba-al (Bala)– contiene per inciso delle ‘novità’ che cerco di illustrare.
Probabilmente avrò toccato il nome teoforico del divinatore Balaam già dieci anni fa perché io medito sul passo biblico Nm, 22-31, da moltissimo tempo (e solo ora ho chiarito! Del tutto?).
La seconda lettera di Pietro mi ha indotto a rimeditarlo dal:
Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaam di Bosòr, che amò un salario di iniquità, ma fu punito per la sua malvagità: un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta. (Pietro, 2, 15-16)
Pietro sta osservando le abitudini prevalenti soprattutto (in) coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore 2,10. Invita a stare o tornare nella retta (in e.ti.ka. ‘casa.vita.anima') via, che l’asina di Balaam voleva far percorrere al suo cavaliere (L’asina, vedendo l’angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. 22, 23).
L’appellativo ‘Balaam di Bosòr’ qualifica Balaam in un modo che non trova conferma nel testo attuale della Bibbia, che riferisce ‘Balaam figlio di Beor [base (ur) dell’Essere (be)], a Petor che sta sul fiume, nel paese dei figli di Amau’.
La nota al testo di Nm, 22, 5 specifica:
Petor (che sta sul Fiume, cioè sull’Eufrate) e il paese di Amau, Ammaw (con il TM ‘ammo [o con accento circonflesso], contro ‘Ammon’ di sam., sir., volg.) sono conosciuti dai testi cuneiformi.
prova lo scrupolo di coloro che si sono permessi il lusso di cancellare il patronimico ‘di Bosòr’, che evidentemente non capivano. Il testo letto da Pietro era diverso da quello che possiamo leggere oggi!
Io ti ringrazio, Gran Giocattolaio: tu mi consenti di apprezzare lo scrupolo dei correttori, di dar ragione del testo originale e di ristabilire l’am En, ‘che venga il Signore’! perdonami la presunzione di osare questo discernimento! Il fatto è questo:
zurzub(2), ursub(2), urrub(2)
a container provided with teat-shaped protuberances (zur4; ‘to spout, flow’, + sub, ‘to suckle’; Akk. sursuppu, ursuppu, hurhuppu).1
zurzub-ga
a milk container (‘a container provided with teat-shaped protuberances’ + ‘milk’).2
Questo contenitore comprende l’asina, la pecora, la vacca (che ci hanno lasciato il nome de la Via Lattea).
Va letto chiarissimamente dal fondo per sillabe: il secondo lemma della prima fila ursub fa apparire ‘busur’ vel ‘bosor’ con una lettura circolare per sillabe. Il teonimo zumero buzur riferisce il demone zumero delle miniere profonde dove Balaam sarebbe finito già aderendo al proposito di Balak.
L’asina di Balaam impedì al divinatore di maledire Israele, come chiedeva il re committente della divinazione Balak, figlio di Zippor, re di Moab, altro nome della Palestina nella quale Israele stava tornando dall’Egitto.
Io leggo Bakal su Balak: anima (ba) eccelsa (kal) come:
ba
n., share, portion; rations, wages [BA archaic frequency].
v., to give; to divide, apportion, share, distribute, split, alliot; to pay; to extract (interchanges with bar).3
kal- (l)
v., to esteem, value; to be rare; to make dear, endear; to be appreciated (cf., kalag) (ka, ‘mouth’ + la, ‘youthful beauty, abundance’) [KAL archaic frequency].
Adj., excellent; precious, valuable (cf., kalag).4
Propongo anche il –lak:
lag, laka, lak [SID]
piece; lump, gob; clod; block, counterweight block of the shadouf; bulk size, collected mass; eczema (abundance + round).5
Il concetto di ‘anima’ in inglese può essere soul, in zumero lu-su, luz.
Val la pena di ricordare il paleonimo della terra di Zumer:
kalama, kalam [UN]
the land (of Sumer); nation (of Sumerians) (kal, ‘excellent’, + eme, ‘speech, speaking’?) [KALAM archaic frequency).6
Che traduco: ‘che venga (am) l’Eccelso (kal)’!
Io leggo Moab vel Muab: ‘anima (ba) col nome che nomina (mu)’, come:
mud6, mu2 [SAR]
to sing; to blow; to ignite, kindle; to make shine; to grow (tall); to sprout, appear; to be angry, aggressive, mad, rabid; to be swollen, inflamed (reduplication class) (mu, ‘word’, + ed2, ‘to go out’).7
mu
n., name; word; year – where the words that follow could be a year formula; line of a tablet, entry; oath; renown, reputation, fame (cf., gu10 -kin, kig2, message) [MU, archaic frequency].
v., to name, to speak (cf., mug –chisel-).
Prep., because; to; toward; in.
Emesal dialect for gis/ges. Also with additional Emesal meanings: sky; instructions; fire; house; great. Also Emesal dialect form for gis2,3/ges2,3/us, man, male, penis.8
Il paese dei figli di Amau (da cui proveniva Balaam) si legge: ‘che venga (am) l’unione terra-cielo (au)’.
La vita di Balaam, raccontata in Nm22-31, rivela un intreccio di episodi dove prevale la devozione in Baal Peor (Israele aderì al culto di Baal-Peor e l’ira del Signore si accese contro Israele. 25, 3 fino alla guerra contro Madian [ma.di.an, ‘generazione. Dio. Cielo’]. Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè i cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balam figlio di Beor 31, 8.
Balaam, ‘che venga Ba.al’, è il teonimo spiegato da una vita.
Osservo anche il prossimo barag vicinissimo a balaam:
barag, bara2, bar2, para10, par6 (per nds); bara5,6
n., throne dais; seat of hr; ruler, cult platform, base, socle; sanctuary, chapel, shrine; stand, support; crate, box; cargo; sack; sackloth, penitential robe; chamber, dwelling, abode (container plus ra (g), ‘to pack’) [BARA archaic frequency, ZATU].
v., to comb out; to filter; to recover dehulled sesame seed kernels from the surface of saltwater with a comb, sieve, or coarse sackcloth.
Adj., combed, filtered (said of wool, goat hair, sesame perfumes, flax).9
La lettura laba del sumerogramma bala è anche la prova linguistica che la parola italiana ‘sillaba’, che discende dalla latina syllaba, rinvia alla zumera SYL BALA, ‘sole (syl) anima (ba) va oltre (la)’ che va letto SYL LA BA.
Carlo Forin
1 John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 316.
2 Idem.
3 Ivi: 26.
4 Ivi: 134.
5 Ivi: 155.
6 Ivi: 135.
7 Ivi: 179.
8 Ivi: 176.
9 Ivi: 31.