Roma, 22 giugno 2016 – La Corte di Cassazione ha fornito la sua interpretazione sull'adozione coparentale alle coppie dello stesso sesso confermando la sentenza della Corte d'Appello di Roma che la riconobbe a due mamme: a partire da oggi sarà molto più facile per i Tribunali estendere quei diritti che i bambini delle famiglie omogenitoriali aspettano da troppi anni. A nulla sono serviti gli attacchi e le strumentalizzazioni da parte di chi ha affossato la stepchild adoption contenuta nel ddl Cirinnà: ai giudici è bastato guardare negli occhi il paese per capire che si trattava di un diritto fondamentale negato.
Come in altri casi il grande assente è il Parlamento, nuovamente superato dalle corti e dai cittadini che non si sono arresi all'ingiustizia. Non si parli di 'deriva giurisprudenziale' ma di colpevole e prolungata 'deriva immobilista' del Legislatore.
Le camere possono ancora redimersi. Come? Con una riforma complessiva della legge sulle adozioni che da troppi anni rappresenta un calvario per tanti aspiranti genitori eterosessuali, omosessuali e single, sposati e non.
Riccardo Magi
segr. Radicali Italiani
Filomena Gallo
segr. Associazione Luca Coscioni