Je pense... Quante volte, Eddy, hai mulinato
questo incipit per riassumere le fatiche
di una tappa di polvere e asfalto,
di sole e miseria, sudore e pena,
come se l'immagine del pensiero
riscattasse ogni millenaria servitù?
E perché quella condanna, Eddy,
a dover vincere ovunque e comunque,
foss'anche il più insignificante dei traguardi
volanti togliendolo all'ultimo dei ciclisti
o al più fedele e umile dei gregari?
Eri nato fra le rovine della Grande Guerra
quando l'umanità tutta si era perduta
nel delirio della forza, nell'orrore
delle bombe e dei campi di sterminio
e, dopo, le due ruote erano un sogno
che riconsegnava alla luce e alla libertà.
E fu il mare blu profondo della Liguria,
il carbone e gli inferi della Roubaix,
caliginose foreste, nebbie e pavé,
le strade afose del Giro e quelle tortuose
della Grande Boucle, salite di sale
e pietre aguzze nei polmoni torturati
dall'asfissia da sforzo, e fame e sete,
gli aridi mulini della Vuelta a España
e le ardue sierre (chissà se sapevi
di Don Quijote de la Mancha
e del suo magro e sprovveduto Ronzinante...),
e la neve, il gelo, gli arcobaleni, il solleone
che spellava cosce e coscienza,
i legni di viscoso fuoco delle piste,
e tu sempre primo, primo, primo...
nonostante Fuente, nonostante Ocaña,
nonostante Gimondi, nonostante...
anche 12” ti potevano bastare
per demolire un più giovane rivale
o un estremo colpo di reni in volata.
Il Cannibale ti chiamarono,
ma chi fra tutti loro sa, Eddy, del dolore
che tocca nei pozzi dell'anima
anche colui che sfreccia avanti gli altri,
a incidere il suo nome nell'albo d'oro
dei vincitori (come Anquetil,
come Coppi, come Bottecchia),
effimera orma d'infinito,
credendo d'illudere il destino?
Je pense... Je pense... Je pense...
Alberto Figliolia
Édouard Louis Joseph Merckx, detto Eddy (Meensel-Klezegem, 17 giugno 1945): vincitore di 5 Giri d'Italia, 5 Tour de France, 1 Vuelta a España, 7 Milano-Sanremo, 2 Giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, 5 Liegi-Bastogne-Liegi, 2 Giri di Lombardia, 3 Mondiali su strada, già detentore del Record dell'ora.