Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > In tutta libertà
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gianfranco Cercone. “Julieta” di Pedro Almodóvar: un segreto cattolicesimo
05 Giugno 2016
 

Tratto da alcuni racconti di una scrittrice molto raffinata, Alice Munro, Julieta ha un tratto in comune con le storie dei feuilleton: presenta un'alta concentrazione di disgrazie. Ciò può creare un effetto di inverosimiglianza e può essere sgradevole, perché le disgrazie non piace sentirle evocare, specie in misura ricorrente. Ma è un dato che di per sé non costituisce un difetto artistico: lo sarebbe se le disgrazie fossero usate per strapparci le lacrime, se il dolore che comportano fosse reso a tinte esasperate, travalicasse nel sentimentalismo.

Ma il dolore, profondo e prolungato, raccontato dal film di Almodóvar, raramente si esprime in forme esteriori. È un dolore che raggela, che inaridisce chi lo prova. Non è dovuto soltanto alla perdita di una persona amata. È acuito, reso quasi intollerabile, da una complicazione psicologica: dal senso di colpa per essere stati forse responsabili della disgrazia per cui quella persona è morta.

Non entrerò in modo particolareggiato nel merito della vicenda di Julieta, anche perché, come capita in molti film di Almodóvar, è piuttosto complicata. Dirò soltanto che la disgrazia portante della vicenda, riguarda una donna che perde il marito, pescatore, in seguito a una tempesta, ma anche, ambiguamente, in odore di suicidio, perché egli si imbarca dopo una lite coniugale (scatenatasi, in effetti, senza responsabilità della moglie). Da quel momento la vita della donna si trasformerà a lungo in un'espiazione.

Anche perché la figlia, tanto affezionata a quel padre, avendo appreso delle circostanze della sua morte, la abbandona, la punisce infliggendole il dolore della sua assenza. Sembra anche avere abbracciato una fede religiosa.

Ecco: è proprio in questo elemento, forse, la chiave del film. Una colpa onnipresente, che preesiste alle concrete responsabilità morali di ogni individuo, non è forse un richiamo a ciò che per un cattolico è il peccato originale? E non è in base a questo principio che la vita terrena è un'espiazione, che sarà forse compensata nell'aldilà?

Pedro Almodóvar è abitualmente ritenuto un libertario, il cantore della cosiddetta “movida”, quella rivoluzione del costume che segnò la storia della Spagna, in particolare negli anni Ottanta.

Di questa sua abituale tematica, c'è un accenno anche in Julieta. La protagonista, in età già matura, incontra un'amica della figlia in compagnia di un gruppo di gay e di travestiti. Ma la ragazza, allontanandosi, li porta via con sé e spariscono dal film.

Ciò che resta è un ingombrante, opprimente cattolicesimo con cui Almodóvar polemizza ma della cui sensibilità evidentemente partecipa, rimosso finora da questo apologeta della trasgressione sessuale; ma che dovrebbe affrontare in modo più compiuto, più consapevole nei suoi prossimi film.

 

Gianfranco Cercone

(Trascrizione della puntata di “Cinema e cinema”
trasmessa da
Radio Radicale il 4 giugno 2016
»»
QUI la scheda audio)


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy