Preferirei infinitamente essere cenere, prima che polvere.
Preferirei che la mia scintilla bruciasse in una
[vivida fiammata
piuttosto che fosse soffocata da arida putredine.
Preferirei essere una superba meteora,
ogni mio atomo esploso in un magnifico bagliore,
piuttosto che un sonnolento e perseverante pianeta.
La giusta funzione di un uomo è di vivere,
[non di esistere.
(Jack London)
“Consummatum est.”
Negli anfratti dell’io
a se stesso straniero
si fa nulla ogni voce.
Nelle secche foglie al vento
nella cenere delle ossa
indelebile segno
la parola dell’essere:
vivere
Giuseppina Rando
(da Figura e parola, Cierre Grafica, Verona 2005)