A proposito dell'intenzione d’introdurre in Lombardia nuovi ticket su prestazioni sanitarie da far pagare anche a cittadini ora esenti per età, in base al reddito
(al di sopra di un 'reddito famigliare' di 30 mila euro)
Vuoi vedere che vogliono farglielo pagare in particolare ai cittadini onesti? Questi non solo già pagano il servizio sanitario nazionale per chi evade il fisco, per chi lavora in nero, per chi porta i soldi all’estero, per i corrotti, per i disonesti, ma in più dovranno pagare anche il nuovo ticket sulle prestazioni sanitarie, anche se hanno più di 65 anni.
Cari responsabili della sanità lombarda e nazionale, la strada per finanziare il servizio sanitario nazionale è quella di far pagare a tutti i cittadini il dovuto, andando a risolvere una buona volta il problema diffuso dell’illegalità, lì si troverebbe una montagna di soldi da far entrare nelle casse dello stato, anziché andare a colpire ancora chi con orgoglio e senso del dovere civile e sociale è onesto, porta avanti la cultura dei veri valori dell’onestà e solidarietà, si batte per difendere il nostro servizio sanitario pubblico, che è uno dei migliori del mondo. Cari responsabili della sanità, se mai vanno superate le carenze organizzative, esempio andrebbe messa mano alle lunghe liste di attesa su tante prestazioni sanitarie e visite specialistiche.
Cari dirigenti delle aziende socio sanitarie territoriali: Com'è possibile che un cittadino con l'impegnativa per una visita specialistica o una prestazione sanitaria debba aspettare un anno, in tanti casi addirittura due, e se invece la chiede in privato gliela fanno il giorno dopo, o dopo pochi giorni, e per giunta sempre con lo stesso medico o specialista? Qui mi sembra ci sia qualcosa che non torna, mi sembra ci siano dei meccanismi operativi molto insufficienti e che ci 'giochino sotto' anche degli interessi privati di qualche categoria di liberi professionisti, di dirigenti o comunque di dipendenti del servizio sanitario nazionale...
Cari responsabili a ogni livello delle strutture del servizio sanitario nazionale, ai cittadini le dovete delle spiegazioni, che poi secondo me basterebbe allargare le fasce orarie per le prestazioni in strutture sanitarie pubbliche, per le visite mediche specialistiche e per tutte le altre prestazioni diagnostiche, aperte anche tutto il sabato per far diminuire drasticamente i tempi di attesa e renderli adeguati ai bisogni dei cittadini.
Cari responsabili nazionali, regionali e locali della sanità pubblica, vorrei ricordarvi che l’articolo 32 della Costituzione italiana, tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Poi la legge 833 che ha istituito il servizio sanitario nazionale ha stabilito dei principi di uguaglianza di trattamento, decentramento di gestione, globalità e unità d'intervento e gli obiettivi, di prevenzione, cura, riabilitazione, ed è previsto nei piani sanitari nazionali, regionali, e locali, siano stabiliti dei meccanismi operativi per applicare i principi e mettere in atto una strategia per raggiungere gli obiettivi di benessere psicofisico delle persone, rispondendo con efficacia ai bisogni dei cittadini. Allora vi chiedo gentilmente cari responsabili a ogni livello di rimuovere le cause di queste lunghe liste di attesa e di non introdurre altri ticket; se mai andrebbero aboliti quelli che ci sono.
I mezzi li avete, il tempo pure, le risorse si possono trovare basta la volontà di far pagare a tutti i cittadini il dovuto, poi eliminando tanti sprechi clientelari su appalti di servizi, di lavori, sulle convenzioni con strutture e cliniche private, fondazioni, poi ristrutturazione e riqualificazione di ospedali, servizi, e investire di più nella prevenzione. Si arrivi velocemente a raggiungere l’obiettivo che il diritto alla salute sia garantito a tutti i cittadini in eguale misura.
Francesco Lena