Giovedì 19 maggio presentazione del progetto di Percorso sensoriale ed esperienziale “TUTTI DAPPERTUTTO” in Valgeròla, Valtellina
Un progetto di eliminazione delle barriere spaziali, naturali, degli ostacoli morfologici, per rendere ancora più accessibile una montagna già aperta e friendly, o almeno una parte di essa. Lavorando e “customizzando” spiazzi e versanti, per dare vita ad un sentiero esperienzale con sviluppo ad anello che racchiuda tutte le sfumature olfattive, i riscontri tattili, gli aspetti sensoriali e percettivi, i richiami culturali, storici ed educativi custoditi come peculiarità ambientali in contesto alpino, nella rinomata montagna lombarda .
Il 19 maggio a Gerola alta, prima grande valle laterale della Valtellina, Alpi Orobiche, in provincia di Sondrio e sulle montagne che sovrastano Morbegno si svolgerà l'inaugurazione delle installazioni locali per il progetto “TUTTI DAPPERTUTTO”. Azione finanziata in Valtellina e Valchiavenna da Fondazione Cariplo, che coinvolge e mette in rete 14 soggetti pubblici e privati «per promuovere un turismo per tutti, sociale, sostenibile e accessibile».
Obiettivo Massima Accessibilità, sono state abbattute nel corso dell'ultimo anno dai volontari delle varie zone e associazioni, molte barriere architettoniche, culturali e sensoriali. Attrezzati punti di osservazione geologica e botanica. Mappati in chiave turistica tutti quei luoghi, attività e servizi che possano accogliere anche persone condizionate da fragilità, costruendo per loro, e per tutti, itinerari ad hoc, che aprano «nuove modalità di vivere il turismo in Valtellina e Valchiavenna».
Parole d'ordine, implementare spazi e occasioni per un turismo sostenibile, sociale e accessibile, consentendo, come è stato sottoscritto dagli attuatori dei programmi di “abbattimento barriere”, «Di dare modo a quante più persone possibili, di fare una vacanza responsabile, rispettosa dell’ambiente, in montagna, operando all’insegna dell’equità e della solidarietà. Visitando l'ambiente alpino per godere del contatto con la natura in un contesto sicuro ed idoneo, utile al recupero psico-fisico. Assicurando alle località anche un ritorno economico e incrementando inoltre la capacità ricettiva nel comparto turistico locale».
Ecomuseo della Valgeròla