Traspare, dai versi di Patrizia Garofalo, una partecipazione profonda alle vicende che oggi si appellano drammaticamente alle nostre coscienze, una com-passione consapevole della propria impotenza, relegata alla condizione di chi osserva, sa, capisce, sbarra gli occhi difronte all’inguardabile, al disumano, e innalza un canto che trasuda dolore travalicando spazi e tempi per divenire un lamento universale. Nella consapevolezza che la memoria storica niente di umano ha insegnato alle genti.
Il linguaggio della Garofalo è fatto di pennellate, che danno luogo ad un registro dove le parole guida sono specchio di sofferenza, di violenza, di nostalgia di non vissuto, di speranze di vita in una terra promessa caparbiamente accarezzate, di ricerca spasmodica di luce. E di vite troncate. In fondo al Mediterraneo rimangono, queste vite spezzate, come girasoli di mare: «Girasoli di mare/ senza rifugio/ radicati negli abissi/ il buio dei fondali/ trattiene gli ultimi fiati/ in asfissia/ di luce». Sui corpi privati di accoglienza umana rimane solo la pietà dell’onda.
C’è rumore di spari, odore di sangue, ci sono corpi lacerati, cieli rosso fuoco, stelle impazzite, barchette in preda alle onde, deriva di naufraghi, dove il mare e il cielo sono gli unici testimoni pietosi ma senza parola di tragedie che si ripetono: «Lenzuola di nuvole/ dalla trama del cielo/ scendono/ a coprire di vento/ quanto resta della mattanza/ convogli abbandonati/ ustionati dall’arsura/ attendono all’orizzonte/ un sudario di stelle».
La vita sfugge via veloce come liquido da una bottiglia. Il sole si oscura davanti a tanto strazio, Auschwitz non ha mai cessato di esistere, non è concessa la fine della sofferenza, mai. Anche la natura non regge questo scempio e famelici gabbiani invadono lo spazio delle rondini. L’amore sembra un miraggio, si vive come in una bolla, tanta è l’incredulità e lo sgomento: «Mi appare lontano oggi/ il declinare sentimenti d’amore/ resto appesa al tuo dirmi del mondo».
Marisa Cecchetti
Patrizia Garofalo, Girasoli di mare
Blu di Prussia, 2016, pp. 64, € 10,00