Finalmente la RAI tiene fede ai sui obblighi di servizio pubblico.
A “Report” si parla di energie rinnovabili e fonti fossili, con competenza e chiarezza. Si svelano gli intrichi per cui se una pala eolica o un pannello solare deturpano il paesaggio, lo stesso non emerge con un gasdotto o una centrale di conversione. Si dimostra che non solo il futuro, ma già il presente potrebbe passare da un piano energetico alternativo, con risparmi economici e benefici per l'ambiente e la salute dell'uomo.
Su Rai Uno un deputato parla “fuor di propaganda”, su come molte piattaforme per la coltivazione di idrocarburi ne estraggano volutamente pochi per fruire di agevolazioni fiscali, dilatando all'infinito i tempi della concessione fino ad esaurimento del giacimento.
Peccato che tutto questo sia avvenuto solo ad urne praticamente chiuse.
Viene il sospetto che, ancora una volta, gli interessi degli inserzionisti, monetizzabili in costosissimi spazi pubblicitari in prima serata, abbiano prevaricato quelli degli abbonati.
Marco Lombardi