Girasoli di mare è davvero un buon libro. La misura e la distanza è quella giusta per l'argomento. Il verso, brevissimo, è intenso e magistrale. Il vocabolario armonioso. Il tuo passo è equilibrato, lo sguardo lucido, e il tremore è quello che basta e che si deve.
Complimenti! E sai quanto io sia avaro di complimenti... (Angelo Andreotti)
Introduzione
Ho conosciuto Patrizia Garofalo non molti anni fa, ma è bastato poco tempo per entrare in sintonia con lei, con la sua umanità, con la sua splendida scrittura poetica.
Il mese scorso mi sono trovato di fronte all'eventualità di pubblicare una sua silloge. E mai un progetto, tanto inatteso, quanto desiderato, ha fatto capolino tra le mie peregrinazioni editoriali.
Girasoli di mare, quindi, è la raccolta di poesie che mi è capitato di dover gestire perché ne venisse fuori una mirabile plaquette.
Ho avuto subito la convinzione che raramente sono stati scritti versi tanto forti, così accorati, tali da sembrare il risultato lirico di una totale partecipazione emotiva, di una passione civile piena e convinta.
Ho incontrato immagini dure, forti che, comunque, non perdono il gusto elegante e raffinato in grado di offrire un sottile brivido, una decisa suggestione, uno speciale incantamento.
Nel grido, composto, ma di sofferta e autentica disperazione, si avverte la certezza di una redenzione che, oggi, non potrà avvenire perché a trionfare sono l'odio, l'intolleranza, la sopraffazione in un contesto di guerra totale, cruenta da cui derivano morti, feriti, devastazioni, macerie, masse in movimento verso lidi ritenuti come possibilità di salvezza.
È una scrittura quella di Patrizia Garofalo capace di coinvolgere, di far pensare e riflettere. Appare così quale nitido esempio di come la poesia possa richiamare le coscienze ad un'attenzione che, spesso, è più comodo non avere o deviare verso altre tematiche.
Eugenio Rebecchi
Patrizia Garofalo, Girasoli di mare
Blu di Prussia, 2016, pp. 64, € 10,00