Riuscire a ricavare emozioni da un attaccapanni parrebbe impossibile. Eppure Elvira Pavesi, fotografa, ci riesce brillantemente. Non parliamo poi di paletti di plastica tendenti al rosso che segnano la divisione di una carreggiata in corsie. Anche da questi la Pavesi sa trarre un sentimento... Colori e linee in un trionfo di meravigliosa semplicità. Esplosioni cromatiche e armonie che s'intersecano, si sovrappongono, si complementano, implementando un'idea... risalire dal particolare all'universale. Incredibile l'attenzione che l'occhio di Elvira sa porre ai più infimi particolari di ciò che ci circonda, spesso trattato distrattamente come elemento infimo, pur tuttavia costitutivo della più complessa realtà.
Una porta chiodata blu sembra un dipinto dell'astrattismo kandinskiano, così come alcune stampe fotografiche richiamano l'ordine concettuale di Piet Mondrian. Prima che funzionale ogni cosa ha un senso estetico, si direbbe. Non vi sono umani nelle fotografie, ma i loro tangibili e simbolici segni: una cazzuola, una macchia, l'abbozzo di un primitivo graffito, parti di oggetti, e ombre, pareti antropomorfe...
Non è un caso che la mostra della bravissima Elvira – moglie di un altro valentissimo fotografo e presidentessa del Cizanum di Cesano Boscone, rinomato circolo fotografico –, la quale fa professione di umiltà e anche di questo le va dato merito (ma ha un eccellente talento visionario, cogliendo nelle casuali geometrie figurazioni ad altri vietate), s'intitoli Cromoemozioni. Ed è una mostra che, con il suo straordinario valore formale, dona una grande gioia visiva.
L'esposizione, inaugurata domenica 6 marzo scorso, proseguirà sino al 20 marzo nell'area espositiva del Centro Culturale Villa Marazzi, via Dante Alighieri 47, Cesano Boscone.
L'ingresso è libero, gli orari di apertura sono i seguenti: venerdì dalle 17 alle 19, sabato e domenica dalla 10:30 alle 12:30 e dalle 17 alle 19.
Per informazioni: Cizanum, cell. 339 1392457; sito Internet: www.cizanum.org.
Alberto Figliolia