Mi permetto di scrivere non certo per insegnare qualcosa, ma per conoscenza della problematica; si è liberi di condividere o meno ma, in ogni caso, di porsi il problema.
Ho letto in questi tempi l'entusiasmo per la nuova tangenziale di Morbegno.
Perché non si ha mai il coraggio di chiamare le cose col loro nome? io la chiamerei “la nuova 38 della neve”.
Detta strada, sicuramente importante, serve solo per avvicinare sempre più la Val Màsino, la Val Malenco, Bormio e Livigno a Milano, se non altro per la velocità di percorso, collegata a quella cattedrale nel deserto che resterà la Fuentes-Cosio a doppio carreggiata.
Ai commercianti, alle attività varie e ai professionisti resterà, per consolarsi, la Val Geròla che sicuramente ne soffrirà perché lo svincolo di Cosio è lontano.
Se la Fuentes-Cosio fosse stata a una carreggiata sola a questo punto sarebbe ultimata con la stessa spesa anche la tangenziale di Morbegno.
Per chi opera a Morbegno la strada si dimostrerà un vero disastro.
Per i primi due o tre anni nel turista, che era abituato a passare da Morbegno, esisterà ancora il ricordo di un bar, di un negozio o di una attività qualsiasi, ma dopo ci si dimentica e quando si arriva a Cosio, o di ritorno, a Tartano si prosegue sulla strada nuova e libera.
Come potete pensare che nel tempo qualcuno esca a Cosio o, peggio ancora, a Tartano per visitare Morbegno; assurdo.
Sulla sponda del nostro lago, dopo la nuova 36, sono stati chiusi i distributori di benzina, hanno incominciato a chiudere le Banche, la Popolare di Milano e la Provinciale di Lecco a Mandello; ha chiuso l'Hotel Park di Abbadia Lariana, che forse verrà riaperto.
Del resto basta recarsi a Delebio e osservare cosa sta succedendo, che per fortuna c'è ancora la Carcano (emanazione della sede principale di Mandello) che crea una certa attrazione, anche se è un momento che non si trova in buona salute.
A Delebio una grande Banca ha già chiuso e nel giro di due o tre anni chiuderà la metà dei negozi (uno vicino alla piazza principale ha chiuao il mese scorso), dei ristoranti e degli alberghi.
Ci si ricordi che il turismo è alimentato dal grande traffico, qualche volta meglio ancora se caotico, che produrrà anche del caos ma che però alimenta le fermate ai negozi, ai bar e ai ristoranti.
Dal percorso pubblicato si nota che Morbegno non è tangentato ma baypassato perché il percorso è tutto sulla sponda opposta.
Da quanto vedo non è previsto nessun svincolo su Morbegno; sarebbe stato interessante collegare Morbegno con la strada che dalla prima rotonda, venendo da Cosio, raggiunge la Valeriana mettendo in comunicazione, in particolare, la parte nuova e la Fiera.
Non voglio essere “uccel di malaugurio” ma questa “tangenziale” farà solo danno a Morbegno e non porterà nessun vantaggio, forse solo per attraversare a piedi quella che diventerà la “provinciale”.
Antonio Balbiani