I medici del Centro Ospedaliero di Al Ghouta hanno lanciato l’ennesimo allarme sulle conseguenze della malnutrizione a cui è costretta la popolazione civile, in particolare i bambini, a causa dell’assedio.
La denuncia dei dottori parla di decine di bambini e anziani in pericolo di vita. A ulteriore prova delle loro parole e della gravità della situazione è stata pubblicata la foto di un bimbo di nome Khaled Fadlallah, di due anni e mezzo, ridotto pelle e ossa dalla mancanza di nutrimento. Il piccolo ha sviluppato problemi respiratori e cardiaci ed è in stato di shock. I medici assicurano che il bambino non ha nessun problema congenito e che il suo stato è dovuto proprio alla totale mancanza di cibo.
La situazione è altrettanto grave a Darayya, come denuncia l’attivista Hadi Al Abdallah. La città, su cui sono stati sganciati oltre 6.500 barili bomba, è sotto assedio da 1.185 giorni e la fame sta facendo lentamente e atrocemente morire i civili inermi.
Decine di famiglie hanno organizzato un sit-in esponendo cartelli in arabo e in inglese per denunciare la gravità della condizioni in cui sono costrette.
Asmae Dachan
(da Diario di Siria, 21 febbraio 2016)