Clerofobia da oggi, intende promuovere una iniziativa che vorrebbe vedere coinvolte più persone possibile, a difesa di un uomo che è per me diventato il simbolo del coraggio e della abnegazione.
Sto parlando del nostro compagno di lotta Luigi Tosti che ha voluto sfidare l'“apparato” in nome di una laicità dello stato dichiarata a parole dai nostri esponenti politici, ma nei fatti sempre tradita in ossequio ad una chiesa cattolica sempre più aggressiva e pretenziosa.
Perfino l'ex ministro Storace, già nei guai per un grave caso di spionaggio politico, ha recentemente esortato l'attuale guardasigilli Clemente Mastella a prendere provvedimenti punitivi nei confronti di un uomo che mai ha ricorso alla violenza per affermare un sacrosanto diritto alla laicità. Luigi Tosti sta pagando pesantemente sulla sua pelle per difendere questo principio e noi abbiamo il dovere morale di difenderlo. Non mi rivolgo solo ai lettori di Clerofobia, ma alle organizzazioni laiche storiche: Italia Laica, Nogod, Uaar, Partito Radicale, Radicali di Sinistra, SDI di Enrico Boselli, Laicitàlia ecc. È ora che noi laici facciamo sentire la nostra voce e non solo per denunciare il marcio che da secoli alberga nella chiesa cattolica.
Abbiamo contro tutti i media che fingono di non sentire e di non vedere i continui scandali che vedono coinvolti esponenti della chiesa. All'estero una grande televisione come la BBC, già per due volte, ha mandato in onda programmi di denuncia sulla copertura dei preti pedofili da parte dell'allora cardinale Ratzinger, mentre in Italia, l'omertà regna sovrana. Se è vero che la nostra opera di informazione e di controinformazione sul web è importantissima, abbiamo però anche il dovere morale di fare quadrato attorno a Luigi Tosti con atti più concreti e più visibili da parte della gente comune e delle istituzioni.
Io sono solo un dilettante che quasi per gioco ha iniziato a fare militanza laica sul web e mi rivolgo ai ben più importanti esponenti della resistenza laica: Giulio Cesare Vallocchia, Sergio D'Afflitto, Piergiorgio Oddifreddi, tanto per fare qualche nome, affinché siano essi con la loro comprovata esperienza di lotta ad indicarci come come comportarci a difesa del giudice Tosti. Volantinaggio, petizioni, manifestazioni... lo dicano loro. Un anno fa circa molti lettori di Clerofobia aderirono ad una iniziativa a difesa di Luigi che partiva da Brights France. Noi italiani vogliamo essere da meno?
Forse non servirà a nulla: “dura lex, sed lex”, ma non possiamo limitarci a prendere atto di una sentenza di condanna, assolutamente insensata, senza muovere un dito. Luigi Tosti chiede che al posto del crocifisso nelle aule dei tribunali, venga affissa la foto ufficiale del Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica è il Presidente di tutti i cittadini: cattolici, protestanti, islamici, ebrei e non credenti. La Costituzione italiana garantisce libertà di culto: l'immagine del Presidente Napolitano simboleggerebbe la garanzia istituzionale dell'imparzialità dei giudici nei confronti dei cittadini che non fanno parte della schiera dei cattolici. Mi pare che questa richiesta abbia profonde e giustissime ragioni d'essere.
Intanto per l'8 dicembre io ed alcuni fedeli clerofobi, incontreremo a Rimini il giudice Tosti per esprimergli la nostra personale stima e parlare con l'interessato delle nuove strategie difensive.
Al giudice Tosti tutta la nostra solidarietà e ammirazione.
LETTERA AI PRESIDENTI
Un lettore della mailing-list di NO GOD ha scritto al Presidente Napolitano e al Vice Presidente del CSM una lettera che abbiamo qui sotto rielaborato. Se lo ritenete opportuno potete copiarla, cambiandola anche come preferite, e spedirla agli unici due indirizzi email che abbiamo trovato.
- Per il Presidente della Repubblica dovete andare su questa pagina:
e trascrivere il testo nell'apposito modulo o inviare al
FAX 06 46993125
- Per il Vice Presidente del CSM c'è invece questo indirizzo:
Al Presidente della Republica
Al Vice Presidente CSM
Oggetto: giudice Luigi Tosti
Signor Presidente Napolitano e Sig. Vice Presidente CSM,
protesto per il grave giudizio espresso dal CSM sul giudice Luigi Tosti, riferito dal giornale La Repubblica. Il Dr. Tosti è stato ritenuto indegno di una promozione -che gli spetta per diritti maturati nella sua lunga e onorata carriera- a causa della sua ferma presa di posizione contro l'esposizione nelle aule di giustizia non già dell'unico emblema della Repubblica (approvato dall'Assemblea Costituente e stabilito con DL 535/1948) ma del crocifisso, che è solo il simbolo di una delle varie religioni riconosciute dallo Stato. Altrettanta solerzia nel privare un giudice della meritata promozione non è stata mostrata a carico di magistrati chiacchierati dalla pubblica opinione per ben altro che questioni di principio costituzionale.
Voglio auspicare che il CSM, ritornando sulla sua decisione, riconosca al giudice Tosti quanto gli è stato negato a causa della suo impegno affinché l'unico emblema della Repubblica, ammissibile all' esposizione in tutti i pubblici edifici del territorio nazionale, sia quello stabilito dalla Legge e non altri simboli religiosi per quanto oggetto di venerazione da parte di larghi strati della popolazione.
Sosteniamo il giudice Luigi Tosti
inviando un messaggio al Presidente della Repubblica Napolitano
e al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
collaboriamo tutti per la massima diffusione dell’appello!